Anna – Amici per sempre.
Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello
Nota dell’autore: <Qualsiasi riferimento a fatti, luoghi o persone, è puramente casuale, ed inoltre la presente opera, ed il suo ebook è volutamente senza alcun diritto di autore o di editori. La presente opera è richiedibile gratuitamente dalla (L’ASSOCIAZIONE CIECHI, IPOVEDENTI ED INVALIDI LUCANI ACIIL ONLUS), http://www.aciil.it inviando una mail a: aciilpotenza.alice.it ed è assolutamente gratuito ed è scaricabile sempre gratuitamente dal sito del giornale online http://www.gio2000.it si possono anche ascoltare altri su YouTube> alcuni racconti liberamente tratti dal presente romanzo intitolati: <“Il sorriso di Marisa… Paola ed i suoi ricordi… Paola ed il suo canto libero… Maria e la sua solitudine… Malian gli occhi di una mamma… Anna in riva al mare… E per ultimo: Anna, la luce oltre il buio di Vito Coviello“>, naturalmente ancora su YouTube.
32. Anna – Racconto 29.
Amici per sempre: Vitaliano, era per me uno di quegli amici veramente sinceri e fidati, che ti stanno sempre ad ascoltare, e sempre pronti a capirti, ed a farti sentire bene. Vitaliano è proprio così di suo, anche se qualche volta, un po’ pinzimonio, e quando glielo dicevo, lui si metteva a ridere divertito.
Lui mi raccontava della sua Altamura, della cattedrale ferdinandea, dell’uomo della grotta di Altamura, delle impronte dei dinosauri sulle murge. Mi portava con i suoi racconti in visita nei Sassi della vicina a lui, città di Matera.
Mi raccontava della sua vita, dei suoi studi in legge, del suo vecchio lavoro in divisa, che gli mancava tanto da sognare di essere ancora in servizio, e di quando e di come gli si erano spenti gli occhi. Io gli raccontai, della mia bella Orvieto, della città medievale, del grande castello, del pozzo di san Patrizio, di tutta la mia vita passata, e di quanto mi piacesse il mare che mi mancava tantissimo.
Un giorno mi fece una sorpresa: mi telefonò chiedendomi se avessi da fare, e se mi andava di andare al mare con lui e sua moglie Luna. Io gli risposi che magari sì, e lui mi disse di mettere il mi telefono in viva voce, cosi con i miei apparecchi acustici, avrei sentito meglio, tutti i rumori del mare e della gente in spiaggia al suo mare di panne e pomodoro a Bari.
Fu davvero bello, ed in un attimo io ero lì con loro, e immaginai ci fosse anche il mio Gianni, come quando mi ci portava lui al mare. Il pomeriggio del giorno dopo, ringraziai Vitaliano per avermi portato virtualmente con lui e sua moglie Luna, e quando mi chiese se mi andava di seguirli, più tardi, in cattedrale ad Altamura, alla messa delle 19, dissi che ne sarei stata felicissima, perché da tempo ci avrei voluto andare, nella mia vecchia parrocchia di Orvieto, ma nessuno mi ci portava.
Quando Vitaliano arrivò all’ingresso della cattedrale, mi chiamò, io lo misi in viva voce ed al massimo del volume, per poter sentire al meglio tutta la messa, con i miei apparecchi acustici, lui infilò il suo Nokia C5 nel taschino della sua camicia, con il microfono in alto e rivolto in avanti, e quindi dopo essere entrato andò a prendere posto ai primi banchi, proprio quelli più vicini al coro, perché io potessi sentire meglio.
Officiava la messa, l’arcivescovo, e don Michele, caro amico di Vitaliano, ed io potei pregare con loro e soprattutto cantare insieme al coro, a Luna ed Vitaliano, che scoprii avere una bellissima voce. Molte altre volte, con questo sistema, andai a messa con loro, sia nella cattedrale di Altamura, sia nella chiesa della Madonna del buon cammino, a cui era molto devota Luna.
Vitaliano era diventato più che un amico, uno di famiglia, per me, ed io gli volevo bene come ad un fratello più grande ma forse anche di più, e questo me lo sentivo proprio in fondo al cuore, ma non avrei mai dato un dispiacere alla mia cara amica Luna a cui volevo altrettanto bene, e così decisi che saremmo stati, veri amici per sempre.
Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello
Versi di Vito Coviello scrittore materano non vedente.
All right reserved. Vito Coviello 01/ 04/ 2023.
Immagine di copertina tratta da Web.