Anna.

Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello

Anna: Semplicemente io, da ragazza. Io, guardavo il mondo, con gli occhi, felici e spensierati di una ragazza, pulita e innocente di campagna. Io ero nata in quella bella campagna, della maremma toscana.

Amavo la natura, i fiori, gli arcobaleni, i tramonti e mi commuovevo a guardare i cieli stellati, agostini, a guardare le stelle, le comete, le stelle cadenti, mentre, mille grilli in coro, intonavano, il loro canto di amore, e mi facevano sognare di ipotetici principi azzurri che risvegliavano la loro Biancaneve.

Da ragazza, come tutte le ragazze, amavo il ballo, e quando potevo, andavo, con le mie amiche, a ballare, di nascosto, e magari dicendo qualche bugia alla mi mamma.

Trovavo quasi sempre, la scusa, che andavo a trovare la zia, la su sorella, che mi voleva un bene dell’anima, manco fossi stata sua figlia, e che mi copriva, mia complice, sempre, per le mi bugie.

Amavo ballare, e mi piaceva ballare il liscio, e le mie amiche dicevano, che avrei dovuto cercare di trovare qualche bravo impresario dello spettacolo, visto che cantavo come un usignolo, ed ero una ancor, più brava ballerina un giorno, avevo financo deciso di partire per Roma, per andare a cantare, avevo preparato una valigia, che, è ancora, lì, pronta, ed un giorno partirò per andare a cantare, magari, tra gli angeli del cielo, di nostro Signore Dio. Vostra, per sempre: Anna.

Nata il 11 febbraio e volata in cielo nella luce di nostro Signore Dio il 11 agosto.

Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello

Versi di Vito Coviello scrittore materano non vedente.

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All right reserved. Vito Coviello 26 luglio 2021.

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