Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna
BANZI (4)
Sul luogo dell’illustre antenata
sei sorto e vivi da quando sei nato.
Tranquillamente vivi
ché un paese sei senza grandi pretese!
Ma la storia che hai ereditato
grande ti fa
e a conoscere ti spinge il tuo famoso passato.
E così studiando e scavando di Bantia apprendiamo
che di civiltà era un portento!
Bantia,
già nell’ottavo secolo esisteva ed a capo era di una Lega (1),
che “Respublica Bantinorum” (la “Repubblica dei Bantini”)
appellata era.
Bantia, città libera, civile, evoluta e progredita.
Ma all’arrivo dei “Conquistatori”
sotto il loro giogo cadeva e così l’indipendenza perdeva.
Al faro di Roma, però, più fama acquistava e più celebre diventava!
Con le sue case e le sue strade lastricate,
i suoi edifici, i suoi templi ed i suoi vati.
Con il Senato e le sue magistrature:
centro di potere dei liberi popoli bantini.
Al pari di Venusia (2), gli scrittori d’allora
di lei, nelle loro opere, parlavano e così nella storia entrava.
Storia che in parte ci conferma la famosa “Tabula Bantina”
che trovata fu in un paese a noi non molto vicino (3)
a prova dell’esteso territorio bantino.
(Funo di Argelato, febbr. 2004)
- a capo di una lega: la “Federazione dei Bantini
- Venusia: colonia romana dal 291 a.C.
- in un paese a noi non molto vicino: nel territorio di Oppido Lucano,
in località “Lago della noce, sul Monte Moltone
Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna


MARCO CLAUDIO MARCELLO E TITO QUINZIO CRISPINO, CONDOTTIERI DEI RISPETTIVI ESERCITI DURANTE LA II GUERRA PUNICA
in un agguato di Annibale in una boscaglia tra Bantia e Venusia nel 208 a.c.