Ferrari, non è il momento di disperarsi

Tratto da:Onda Lucana® by Marco Di Geronimo

E ci risiamo. Le qualifiche del GP d’Australia sono andate male alla Ferrari, e i ferraristi sono disperati. Ma non è il momento di piangere: tutto può ancora succedere. Non soltanto durante la corsa, bensì per l’intera stagione. La forza di Mercedes e Red Bull non è incontrastabile. Anche se è maggiore del previsto.

Lewis Hamilton ha infranto il record di Melbourne e partirà primo, affiancato da Valtterri Bottas. Sebastian Vettel parte terzo, con sette decimi di ritardo. Un secondo tondo paga invece Charles Leclerc, quinto alle spalle di Max Verstappen. Sono distacchi importanti, simili a quelli che nel 2018 l’inglese aveva inflitto ai piloti del Cavallino.

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Certo le dichiarazioni di Toto Wolff avevano galvanizzato i tifosi della Rossa («la Ferrari è avanti di almeno mezzo secondo») ma noi avevamo esortato alla calma. E alla calma esortiamo anche oggi, per il secondo giorno di fila. Comunque vada il Gran premio d’Australia, non sarà l’ordine di arrivo all’Albert Park a stabilire come andrà la stagione 2019.

Certamente la Ferrari ha evidenziato dei problemi maggiori rispetto a quanto sembrava emergere dai collaudi di Barcellona. La macchina, in particolare, appare più nervosa del previsto. Lo è soprattutto al confronto con la Mercedes W10, particolarmente precisa ed efficace sull’asfalto semicittadino. Il lavoro di bilanciamento sarà un punto chiave della sfida di quest’anno e di certo nei prossimi mesi la Scuderia avrà il suo daffare.

Non dobbiamo però fasciarci la testa prima di romperla. Sappiamo che Melbourne è una pista atipica e che ci sono altre 20 gare prima di incoronare un Campione. Aspettiamo di vedere almeno altre due o tre corse prima di sputar sentenze. E ricordiamoci due cose. La prima: che l’anno passato Vettel subì distacchi simili e poi vinse Melbourne. La seconda, che non è detto che chi vince in Australia poi vinca l’iride.

Tratto da:Onda Lucana® by Marco Di Geronimo