PREFAZIONE
Poesia scritta per amore verso la Lucania, la terra che mi è lontana, ma che porto dentro il mio cuore.
La mia terra, vive un momento di triste desertificazione umana e culturale, da parte delle comunità a causa di una “forzata” migrazione dei suoi giovani, per mancanza di un efficace lavoro stabile nella propria amata Regione.
Sono laureati, cervelli pensanti che lasciano verso luoghi e mondi nuovi per un prosieguo di vita futura.
Intanto, la nostra terra sfruttata, depredata e martoriata, come dai tempi remoti, dalle attività della industria pesante dei petroli, rimarrà nell’anima di ognuno di noi macchia indelebile.
Questa poesia è una lirica amara che affido ad Onda Lucana, affinché, possa divulgare e far capire il vivere nei luoghi sacri a noi Lucani.
GLI ZOMBI DEL PETROLIO
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Trivelle
poste per frugare
nelle profondità
della nostra terra,
dove poi, si estrae il pianto
e il sangue lucano
e lacrime da reflui in deriva:
tali tentacoli contaminanti.
Avvinghiano acque pure
su cui galleggerà la morte
ed il silenzio dei sordi lucani
solo allora, sarà interrotto.
Saranno proprio i loro lamenti
ad interrompere il silenzio
dove i saggi già odono al presente
il rumore funesto di ossa umane.
Saranno gli zombi orribili
nella fossa del petrolio
che cercheranno vendette
che daranno sgomento.
Anche al Signore dell’universo
daranno ribrezzo e meditazione
Ma gli stupratori della natura
non smuoveranno pietà nell’Eterno.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.