09.06.2018 – Leopoldo Salmaso

(Foto di cittadino ucraino)

Insoliti movimenti di truppe corazzate a Nova Kakhovka, città chiave per l’acquedotto di Crimea.

Si sa che il golpe fascista ucraino del 2014 ebbe luogo durante i giochi olimpici invernali di Sochi (Russia), e molti autorevoli commentatori concordano nel dire che, davvero, Putin e il suo entourage erano assorbiti dal palcoscenico olimpionico al punto da sottovalutare le trame occidentali che quel golpe prepararono, finanziarono, e continuano a sostenere avendo insediato al potere le loro marionette, a partire da Poroshenko (il miliardario ‘re del cioccolato’) che conferì la cittadinanza ucraina a tre portaborse dell’occidente 6 ore prima di farli giurare come ministri.

Ora, a pochi giorni dall’inizio del campionato mondiale di calcio, si registrano concentramenti di truppe ai confini e dentro le regioni ucraine filo-russe. Le due foto qui riprodotte sono state prese quattro giorni fa a Nova Kachovka, la città sul Dnieper da cui parte l’acquedotto che rifornisce tutta la penisola di Crimea.


Però Putin pochi giorni fa, di fronte alla crescente pressione militare contro il Donbass e la sua capitale Donetsk, avrebbe detto chiaro e tondo che non si lascerà sorprendere una seconda volta: “Se attaccano Donetsk sarà una disgrazia per tutto il resto dell’Ucraina”.

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