Copertina Frammenti Rotondesi by Peppe Bruno

L’EMIGRANTE

Tratto da:Onda Lucana® by Peppe Bruno

Chi era costretto ad andare via emigrando,

era un povero disperato.

Tanti nostri connazionali,

e compaesani,

per la carestia e la disperazione sono stati costretti all’emigrazione.

Affrontavano viaggi lunghi e senza speranza,

con i bastimenti che duravano oltre un mese.

Alcuni nostri compaesani non sono mai arrivati a destinazione,

durante il viaggio hanno perduto la vita.

La meta era nord e sud America,

chi andava verso nord aveva più possibilità di sistemazione di quello che andava verso sud.

A nord il sistema economico era più vantaggioso e più evoluto.

Chi andava a sud giunto in Argentina,

era costretto ad accettare qualsiasi tipo di lavoro,

si parlava che molti di loro si fermavano nella capitale in un certo mercato detto ” Abbasta” presso a poco ove il lavoro era da forzati.

Infatti alcuni sono tornati menomati.

Altri cercavano fortuna nei piccoli centri svolgendo lavori vari.

Per molti di loro la lontananza li ha portati alla dimenticanza,

abbandonando mogli e figli.

Nel periodo di guerra le notizie erano scarse,

ragion per cui era facile dimenticare.

Altri si sono stabiliti in quei luoghi,

molti amici miei hanno esteso là le loro radici.

Molti presi dalla nostalgia sono tornati alle origini.

Ma la nostalgia è un sentimento innato pure in chi è rimasto là,

ogni tanto è ritornato.

Sono racconti un poco raccapriccianti,

ma non giudicanti.

Voglio solo rammentare che cosa hanno fatto i nostri avi…

Tanto tempo fa percorrendo la strada verso San Severino,

in località Falascoso frazione di Viggianello,

ho notato ai margine della strada una modesta casetta a grande carattere,

c’era una frase scritta in spagnolo.

Non capii subito il significato,

col tempo ho cercato di tradurlo,

e chi l’aveva scritto.

Un emigrante tornato dall’Argentina,

e diceva così: “casa mia è la migliore del mondo…”

Lode a questo emigrante, che ha avuto tanto sentimento.

Tratto da:Onda Lucana® by Peppe Bruno