MILLE CROCI
Tratto da:Onda Lucana ®by Antonio Lanza-Pescopagano (Pz)
La mia casa non era un castello
dalla finestra ammiravo cieli blu,
ci sono macerie ora è un avello,
un tiranno me l’ha buttata giù.
Aspettavo con gioia la primavera
per ritrovare amici della mia età.
Correre su prati verdi fino a sera,
scoprire il dono della mia libertà.
Come ignorare chi morì in croce
anche se avvenne tanti secoli fa
un dono al mondo: amore, pace,
un uomo memoria non c’è l’ha.
Ha una pietra al posto del cuore
del mondo vuole non si fermerà
tra gente ipocrita, senza pudore,
forse lui con il tempo ci riuscirà.
Il cielo si oscura di nuvole scure,
fumo e fiamme sulle le macerie,
donne e bambini vivono paure,
la civiltà tace si nutre di miserie.
Mille croci piantate nella terra,
le speranze i sogni sono svaniti
orrenda e sacrilega è la guerra,
i profughi lungo sentieri infiniti.
Tratto da:Onda Lucana ®by Antonio Lanza-Pescopagano (Pz)