Recessi del borgo

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

Rammento questo luogo a me caro: Rotondella.
Là, dove le campane dettavano le ore, ed il sole
e la natura dettano stagioni e tempi dell’anno.

Rammento questo cielo che accompagna le stelle
verso quell’alba di luce arancione e poi l’azzurro di giorno
infine ombre del crepuscolo indicare la dimora al contadino.

Rammento il luccichio tremulo di miriadi paesi lontani
e stelle: giaciglio per il riposo fino alle ore antelucane
poi il cantar del gallo a stabilire l’alba del nuovo giorno.

Rammento il ripercuotersi delle “tacce” di passi e di zoccoli
che scandivano sul selciato di vie assonnate l’identità
del bracciante e degli animali da soma che passavano.

Zappatori, mietitori recarsi nei campi della Trisaia
seguiti dal suono di campanelli e campanacci,
orpelli sul capo di equini, il beato di capre e pecore.

Percorrevano mulattiere verso l’assolata piana:
verso la marina con distese coltivate a grano e tabacco
o per le ripide discese verso il rigoglioso frutteto di Caramola.

Andavano ad attingere linfa per le piantagioni
deviando negli acquari l’allora copiosa acqua del Sinni.
Era il tempo di abitudini agrarie… oggi diverse.

Abitudini in un civettuolo popoloso borgo collinare
che pullulava di bimbi e di gente che, povera o ricca,
era sempre serena e tanto fiera del suo borgo sul colle.

Rammento infine la casa dove mia madre accolse
la mia venuta al mondo, dove consolò il mio primo gemito.
Un caro ricordo che vili, hanno ingiustamente carpito.

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo

Foto di copertina/Interna fornita dall’autore.

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