«Sono molto onorata e consapevole dell’incarico che mi è stato affidato. Lo affronto con grande umiltà e determinazione». Fresca della nomina di commissario straordinario alla

ricostruzione, davanti a fotografi e tv, che l’attendevano in piazza Colonna, a pochi metri dall’ingresso di palazzo Chigi, Paola De Micheli ha spiegato quale sarà la sua mission: «So che per ricostruire quei territori bisogna ricostruire case, attività produttive e scuole, ma anche le prospettive di vita e lavoro delle popolazioni. Per questo, sarà nelle zone del terremoto molto tempo e molto spesso, facendo di tutto per essere utile alla ricostruzione». Non pensa di dimettersi da parlamentare per incompatibilità con il suo nuovo incarico?, le ha chiesto qualcuno. «’No, perchè non c’è nessuna incompatibilità», ha tagliato corto De Micheli.

 

La De Micheli ed il suo predecessore Errani, oltre alla regione (lei emiliana di Piacenza, lui romagnolo di Massa Lombarda, nel Ravennate), condividono anche lo stesso colore politico, seppur vissuto all’interno del Pd in correnti diverse. Lettiana la prima, più sensibile ai temi della sinistra il secondo, di cui si favoleggia che abbia lasciato per ritornare con Bersani e D’Alema nel neonato Mdp. Ma torniamo alla De Micheli. Com’è nella plumbea tradizione partitocratica, non è la competenza il suo piatto forte. Ad essere precisi, l’attuale sottosegretaria è un’esperta di conserve e di pomodori. In passato, infatti, è stata manager nel settore agroalimentare per il “Conserve Italia”, gruppo cooperativo tra i più importanti, e quindi presidente dell’Agridoro che ha guidato fino all’ottobre 2003, poco prima che per lo stato di insolvenza in cui si trovava, la cooperativa venisse posta in liquidazione coatta. Un neo sul curriculum che non le ha impedito di diventare presidente della Lega Volley di seria A, incarico che tuttora conserva.

via Terremoti: un esperta di pomodori commissario per la ricostruzione — Cagliari Post