U FATTOR
Tratto da:Onda Lucana®by Giuseppe Surico
Assij da penombr
d na curtin d sacch ,
nu uem’n c’rrut.
Buongiorn a s’gn’rij
d’sciamm tutt nuij.
Ierm ass’ij:
uem’n,femm’n e criatur
apprijss e salarij’t,
stav’n pur i sciurnatijr
ched matin d nu dolg autunn.
“Buongiorn a vu”
ruspunnij cus uem’n
ca vosc s’cur,
da c
omandand m’l’t’r
dett l’ord’n di fatij da f:
i sciurnatijr accoghij alij
i salarijt e fatij lor.
Po sparij arret
ret a cheda curtijn d sacch;
incuriosit addummagnijv ci ier
na femm’n anzij’n
cit,cit,m r’spunnij
iè u fattor ben’ditta criatur!!!
–
Il FATTORE
Ecco apparire dalla penombra
di una tenda di iuta,
un uomo dallo sguardo severo.
Buongiorno “a signoria”,
si alzò in coro la nostra voce.
Eravamo tanti
uomini ,donne e bambini
oltre ai fissi
c’erano anche gli stagionali
quella mattina di un dolce autunno.
“Buongiorno a voi”
rispose quell’uomo
e con tono sicuro
da comandante militare
impartì gli ordini dei lavori da eseguire :
i stagionali alla raccolta delle olive
i fissi alle loro mansioni .
Poi sparì di nuovo
dietro quella tenda di iuta.
Incuriosito chiesi chi fosse
e una vecchia signora
sottovoce rispose:
” è il fattore” benedetto figliolo!!!
Tratto da:Onda Lucana®by Giuseppe Surico
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Immagine di copertina tratta da Web.