Corsi e ricorsi storici: la pestilenza del 1348…..ad oggi

Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello

Era arrivata dal nord, probabilmente dai territori germanici, virulenta e mortale, si era diffusa rapidamente a macchia d’olio morivano in tanti da non poter avere degna sepoltura o messa di commiato.

Si veniva raccolti da carri ed ammassati gli uni sugli altri, si veniva scaricati in grandi fosse comuni insieme a calce viva, che vi veniva versata su ogni strato di cadaveri.

Le case che avevano avuto un morto in famiglia venivano sigillate in quarantena con assi di legno inchiodate alla porta ed alle finestre imprigionandovi cosi tutti gli abitanti della casa.

Si immaginava vi fossero degli untori, si immaginava che arrivasse dall’aria o che alcuni cibi come il pesce ne portassero la trasmissione, ma i più credettero ad una punizione divina conseguente alla immoralità del tempo.

La gente per espiare e chiedere a Dio la propria salvezza si ammassava nei luoghi di culto aumentando cosi il contagio e la mortalità all’infinito. Gli inglesi, avevano creduto di essere protetti dal mare che circondava la loro isola, ma il morbo attraversò l’inutile baluardo della Manica e fece grandissima strage degli abitanti dell’isola.

Per tutta l’Europa si aggirava la morte nera con la sua falce assetata del sangue degli indifesi uomini al di là del censo e mai sazia. Ad Avignone credevano erroneamente di essere, in quanto rappresentanti di Dio in terra, protetti dalla croce di Cristo, ma la signora dalla falce munita falcidio in si gran numero la vita di preti, suore, monaci che lo stesso Papa ne ebbe gran timore.

Ma nonostante la morte braccasse là di lui vita; il Papa di Avignone si salvò grazie alla prescrizione del suo medico, che gli aveva imposto di indossare sul volto una maschera a forma di becco di uccello, al cui interno vi erano mandragora ed altre spezie ed erbe officinali atte a purificare e disinfettare l’aria da lui respirata.

Il Papa di Avignone, si salvò grazie al suo medico, ma il medico che era riuscito a salvarlo non riuscì a salvare se stesso e ne mori tra mille sofferenze dimenticato e mai più ricordato, come a tutt’oggi, molti hanno dimenticato tutti i medici e tutti quelli che sono morti per Covid-19 e per aiutare, cercare di guarire, salvare tutti dalla ultima pandemia.

L’uomo dal paleolitico ad oggi non è mai cambiato nei suoi comportamenti di base irrazionali, dovuti alla paura di quello che non conosce o di cui non ha memoria storica ed è per questo portato a rifare gli stessi comportamenti in tutti i tempi, passati, presenti e futuri.

Purtroppo……

Tratto da: Onda Lucana® by Vito Coviello

“Corsi e ricorsi storici: la pestilenza del 1348…..ad oggi.” Versi di Vito Coviello scrittore materano non vedente 21 novembre 2021.

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