I suoi occhi ci rendono muti. Questo vitellino che ci guarda dalla locandina è uno dei condannati a morte del macello di Strathalbyn nell’ Australia Meridionale.
Assieme ad altri migliaia e migliaia di vitellini era un prodotto di scarto dell’industria casearia: solo uno dei 500.000 vitelli maschi uccisi ogni anno in Australia, colpevoli di essere nati maschi e quindi non in grado di produrre latte.
Era lì quel piccolo, sul freddo pavimento di metallo di un mattatoio in attesa di morire. Era molto giovane e debole. Chissà da quanti giorni era stato separato dalla madre. Da quanti non mangiava. E quanti pochi giorni sarebbe durata la sua povera vita.
Ora che se ne sarà andato, il suo sguardo sperduto continuerà a vivere. Non sarai dimenticato piccolo.
Resterai per sempre il volto di Dominion, il nuovo film che denuncia la violenza sugli animali di ogni specie, scritto, diretto e realizzato da Chris Delforce, dell’associazione australiana Aussie Farms.
Il documentario – che potrebbe presto anche essere distribuito fa Netflix – racconta in modo estremamente toccante gli orrori dello sfruttamento animale in ogni settore, ma soprattutto in quello degli allevamenti per l’alimentazione umana.
Disponibile on-line dal 9 luglio scorso nella versione originale, è stato doppiato in italiano da AgireOra Network e sarà presentato per la prima volta domenica 14 ottobre a Torino, al Cinema Classico di Piazza Vittorio Veneto.
Attraverso le immagini catturate dalle telecamere nascoste all’interno di allevamenti e macelli, e le riprese effettuate dai droni telecomandati, il regista riesce a farci davvero percepire dentro di noi con grande forza, l’estrema sofferenza degli animali, la loro disperazione, il loro grido di aiuto.
Ci mostra cosa accade realmente agli animali e come sono trattati dai lavoratori quando “nessuno vede”.
Si tratta di allevamenti standard, non peggiori né migliori di altri, sono gli stabilimenti che esistono in tutto il mondo, perché le tecniche di allevamento e di macellazione sono le stesse dappertutto, così com’è lo stesso il disinteresse per la vita e la sofferenza degli animali, considerati come merce.
Che ci si trovi in Italia, in Australia, negli USA, in Germania, nel Regno Unito o in qualsiasi altra Nazione del mondo, le scene sono sempre le stesse e lo vediamo dalle investigazioni fatte in tutti i Paesi.
Le voci narranti (nella versione originale sono quelle degli artisti Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Sia, Sadie Sink, Kat Von D) spiegano tutto questo e non lasciano dubbi sulla necessità di porre fine a questo massacro, una vergogna per l’umanità intera.
Per l’autore e regista Chris Delforce “la cosa più importante che voglio comunicare agli spettatori è che gli animali sono individui, esseri senzienti – pensano, provano emozioni, sentono dolore, soffrono. I maiali che trovano una morte orrenda nelle camere a gas non sono diversi dai cani e gatti che fanno parte della nostra famiglia e che amiamo. Non vogliono morire e ogni spettatore ha il potere di fermare tutto questo… al contrario di quanto avviene su altri temi di ingiustizia sociale, non dobbiamo convincere un governo a fare la cosa giusta, ma sta solo a noi come consumatori. E’ nelle nostre mani ed è una nostra responsabilità.”
Anche per Marina Berati, coordinatrice di AgireOra Network, è tempo ormai di aprire gli occhi e riconoscere la triste realtà dei fatti per poter prendere una decisione: essere parte del problema o della soluzione.
“La cosa più disarmante è il rifiuto psicologico di tante persone a credere a quanto ripreso dalle telecamere. Con il film americano ‘Earthlings’ i più scettici commentavano dicendo che quelle scene erano casi eccezionali o che non riguardavano il loro Paese; così gli inglesi hanno realizzato ‘Land of Hope and Glory’, che mostra le stesse scene, ora riconfermate dall’australiano ‘Dominion’.
Ogni mese assistiamo a investigazioni che testimoniano anche qui in Italia situazioni tragiche di incredibile violenza e lo stesso accade in ogni nazione. Ormai, dunque, non ci sono più scuse: è così dappertutto.
Se questa realtà è talmente orrenda da non volerla accettare, allora non accettiamola e opponiamoci, anziché negare la realtà. Opporsi è facile: basta solo cambiare le nostre abitudini personali, è completamente in nostro potere.
Siamo noi che possiamo fare la differenza, smettendo di mangiare animali e i loro prodotti, usarli come capi di vestiario, partecipare allo sfruttamento in ogni altro settore.
Milioni di persone su tutto il Pianeta lo stanno già facendo: tutti possiamo farlo, è la cosa più facile del mondo. Vorrei ringraziare pubblicamente l’autore e regista del film, Chris Delforce, per averci permesso con grande entusiasmo di doppiare il film in italiano.”.
L’appuntamento è dunque a Torino il 14 ottobre, ore 17.30 (la sala sarà aperta dalle 17), al Cinema Classico di Piazza Vittorio Veneto 5. La partecipazione per il pubblico è a offerta libera, ma la prenotazione è obbligatoria, perché il numero di posti è limitato, scrivendo a info@agireora.org.
Dal 15 ottobre il film sarà disponibile on-line, sia per la visione in streaming, sia per scaricarlo e riutilizzarlo per proiezioni, sul canale Vimeo di AgireOra:
via Dominion, la sofferenza che non possiamo più accettare — Zoelagatta
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.