I Bitcoin sono un argomento particolare, si sa. Stanno facendo parlare sempre più di loro e dividono gli utenti tra i fan, che vedono nelle criptovalute l’unico futuro per l’economia, e i delatori, che guardano al fenomeno con evidente scetticismo; questa volta i bitcoin chiamano in causa lo stesso Google e non c’entra il ban.
Secondo SEMrush, suite di strumenti per il marketing online che fornisce dati utili sul proprio sito e su quelli della concorrenza, il prezzo del Bitcoin è correlato al 91% con il volume delle ricerche su Google.
In pratica, insieme all’aumento o alla diminuzione del prezzo dei Bitcoin, variano anche i numeri di ricerche su Google della parola “Bitcoin” o di alcune frasi che la contengono.Per fare l’indagine, SEMrush ha utilizzato un database di 120 milioni di ricerche di parole chiave, provenienti dallo Stati Uniti e collegate al termine “Bitcoin”.
Guardando nel dettaglio, SEMrush ha considerato soprattutto le seguenti ricerche:
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- notizie Bitcoin
- prezzo Bitcoin
- valore Bitcoin
Stando ai dati di SEMrush, nell’ultimo anno, il numero totale di ricerche relative a Bitcoin è di più di 50.000.000. Secondo lo studio, che conferma l’impressione generale, quando il Bitcoin diventa più costoso, più persone tendono a cercare informazioni tramite Google, quando invece la criptovaluta perde valore, diminuiscono anche i volumi di ricerca.
Ad esempio, nel periodo di aprile 2017, il prezzo del Bitcoin è salito da poco più di 1.000 dollari ad un massimo di circa 5.000 dollari in poche settimane. Nello stesso periodo le ricerche su Google sono aumentate di oltre il 400%.
Non si sa se i dati analizzati da SEMrush si riferiscano a ricerche effettuate subito prima o subito dopo la variazione del prezzo del Bitcoin; per gli investitori infatti sarebbe bello poter utilizzare le ricerche di Google come predittore della variazione di prezzo, ma SEMrush non ha specificato questo aspetto.
L’indagine non è la prima che cerca una spiegazione all’aumento o alla diminuzione del valore dei Bitcoin. Già si è parlato di come il Paradosso di Giffen possa essere utilizzato per spiegare l’insolito andamento del prezzo delle criptovalute, che all’aumentare del prezzo vede anche un aumento della domanda, e ad un abbassamento del prezzo, segue una perdita di interesse nel loro acquisto. Il primo a utilizzare il Paradosso per spiegare il comportamento del Bitcoin è stato l’analista Peter Tchir su Forbes.
Forse gli appassionati di criptovalute stanno cercando un modo per poter predire l’andamento del prezzo, ma sembra che debbano aspettare ancora un pò di tempo.
via Ecco come le ricerche su Google sono correlate al valore dei Bitcoin — QuiFinanza
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.