Sta bruciando la notte,

con le paure stese tra le stoppie,

di chi un fuoco accese e poi è scappato

per quelle strade cotte

 

dal sole cieco, bieco tra montagne

già sofferenti e rosse,

arse dalla calura soffocante,

di quest’estate cruda e lancinante.

 

Si vergognano i cieli,

i cirri non son più compagni dolci,

la lastra azzurra è sgombra di colori,

non cade pioggia vera.

 

Ci si domanda, sempre con paura,

da che deriva la strana stagione,

l’effetto serra, il clima sbrindellato,

le città troppo amate.

 

E la domanda dondola fra i rami

dell’oleandro stanco sotto casa,

si sposa l’ombra con la molta luce,

tace anche il cuore, sfatto, non ha pace.

 

via Estate 2017, di Adele Libero — daniela e dintorni