
Tratto da:Onda Lucana® by Pino Colaiacovo
Castelluccio, come molti Comuni Lucani (questo era il nome della Basilicata dal 1932 al 1947) viene prescelta dal Fascismo come sede di Colonia di Confine. Dal 1926 al 1943 erano 262 le località destinate ad accogliere i Confinati Politici, oppositori del fascismo, provenienti perlopiù dalle regioni del nord del paese. Una recente ricerca del dott. Pino COLAIACOVO, già docente di Diritto di Polizia e Politiche di Sicurezza presso il Corso di Laurea di Giurisprudenza dell’Università della Calabria e Criminologo Forense, ha consentito di risalire ai confinati inviati in Basilicata e nel piccolo Comune di Castelluccio, che negli anni trenta contava 2500 abitanti circa.
Tra il 1926 e il 1943 il Comune Lucano accolse trentuno confinati. Tra questi 10 Friulani, tre provenienti dai territori ex Jugoslavia, 2 dal Trentino, dalla Lombardia , dal Piemonte e dalla Toscana e altri dalla Puglia, dall’Emilia e dalla Sicilia.
L’individuazione dei nominativi dei confinati ospitati nel Comune di Castelluccio e le storie personali custodite nei fascicoli personali presenti presso l’archivio centrale dello Stato e dalla corrispondenza epistolare, che essi intrattenevano con le proprie famiglie, sarà possibile ricostruire a distanza di circa un secolo, anche aspetti della vita quotidiana di Castelluccio nel periodo fascista.
Nominativi dei trentuno Confinati politici :
Augustin Carlo,Bandera lionello,Borghetti Pietro,Braian Giuseppe,Bremec Leopoldo,Bric Giovanni,Cagidiaco Partenio,Camurotti Angelo,Ciocca Maria,Colli Marcello,Collomb Feliciano,Gretter Bruno,Guizzardi Antonio,Kovacic Giuseppe,La Mattina Antonio,Lepri Armando,Lerch Stefano,Macchniz Robert, Magnarelli Armando,Massarente Artemio,Mieli Raul,Posselt Ellis,Purini Luciano,Rizzolli Elena,Scarcella Alfredo,Simonetti Giulio,Vailati Giovanbattista,Valentino Sebastiano,Weissteiner Antonio ,Zavadlal Albino.
Tratto da:Onda Lucana® by Pino Colaiacovo
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.