
Tratto da:Onda Lucana by Anna Carone
I Calanchi di Montalbano Jonico sono sempre più al centro dell’attenzione dell’ente locale ma anche provinciale e regionale. Già candidati al Chiodo d’oro, adesso le bianche argille mirano ad un altro ambito riconoscimento e cioè la nomina a Patrimonio Unesco e questo grazie ad un intervento della Regione Basilicata che ha candidato al programma il geosito montalbanese, insieme ad altri siti della Regione. Un patrimonio inestimabile per la scienza, per l’ambiente, per il turismo che, oggi, è sempre più valorizzato anche come museo a cielo aperto di fossili di vario tipo.
Sono bianche argille che testimoniano un passato marino risalente a milioni di anni fa, che nelle loro viscere portano impressa la stratigrafia del Pleistocene inferiore medio, in una maniera così evidente da meritare il riconoscimento di “unicità”. Tantissimi gli studiosi da tutti il mondo che si recano sul geosito montalbanese per lo studio del Quaternario e tanto stanno facendo ai fini di una sempre più diffusa divulgazione scientifica dei calanchi, i ricercatori della Facoltà di Geologia dell’Università di Bari.
La Regione Basilicata ha istituito la Riserva regionale dei calanchi di Montalbano e, per anni, si è atteso il piano di gestione della Provincia che è arrivato da poco tempo e che sicuramente potrà meglio regolamentare l’accesso e la fruibilità di un pezzo di territorio che appartiene ad un’altra Era da cui ci distanziamo milioni di anni.
Tratto da:Onda Lucana by Anna Carone