Per l’élite dominante il fatto che il sistema sia corrotto e corruttibile è una manna dal cielo. In un contesto come questo, dove quasi tutti rubano, la maggioranza dei politici potenti sono ricattabili, anche perché arrivare molto in alto restando perfettamente puliti, ormai è quasi impossibile. E gli scheletri nell’armadio dei politici sono un ottima garanzia per chi può minacciare di farli emergere, oppure senza minacciare niente, li fa emergere se e quando il politico X diventa scomodo. I classici “scandali ad orologeria”. Il più grande di questi, probabilmente è quello che ha travolto e affossato Bettino Craxi, mentre i suoi compari dell’epoca ancora oggi sono sulla cresta dell’onda, e continuano a collezionare incarichi prestigiosi.

Si parla molto di corruzione, un tema che negli ultimi anni è salito al centro del dibattito politico e dell’attenzione mediatica. E sicuramente è una cosa positiva, tuttavia dobbiamo stare attenti alle strumentalizzazioni, di chi vorrebbe far volgere questo dato in favore dei poteri forti.

Si, perché la soluzione alla piaga della corruzione, è la TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, l’esercizio del ‘controllo’ sull’operato, e non il semplice inasprimento delle condanne.

Negli ultimi anni sono emersi numerosi scandali di fatture gonfiate: flaconi di disinfettante ospedaliero del valore di 20€ pagati venti volte tanto; I freni delle metropolitane romane pagati 5000€ anziché 1.000€ cadauno, e molti altri. Se tutti i costi fossero pubblicati in modo chiaro e trasparente sul web, queste cose non potrebbero accadere, visto che sicuramente qualche cittadino si accorgerebbe subito dell’evidente sovrapprezzo. La gestione delle imprese pubbliche, i costi, le condizioni degli appalti, devono essere trasparenti e pubblici. E sopratutto, illustrati in modo accessibile. Ma non lo faranno mai. Perché è nella mancanza di trasparenza che si basa il sistema che piace tanto ai politici e agli amministratori.

La corruzione ed il malaffare si combattono innanzitutto con la trasparenza e con l’efficienza amministrativa.

Ma il dibattito verte solo sull’aumento delle condanne, come se inasprendo le leggi si potesse diminuire o reprimere un crimine. Se fosse in questo modo, non ci sarebbero reati, e invece sappiamo bene che non è così. E negli USA, dove è prevista anche la pena di morte, vengono commessi molti più omicidi che in Italia, dove “te la cavi” con una ventina d’anni, ben poca cosa rispetto al boia americano.

Inasprire le leggi serve per far felice il popolino, sempre più rabbioso e forcaiolo, ma non serve a ridurre la corruzione o altri reati. Se un individuo è disposto a delinquere e rischiare 6 anni di prigione, difficilmente desisterà solo perché la pena è aumentata ad 8 anni! Sopratutto in un contesto dove se sei “qualcuno”, puoi confidare sulla prescrizione…

Inasprire le leggi non farà altro che aumentare il potere di ricatto nei confronti dei politici, che come automi sosterranno qualsiasi legge gli sarà richiesto, ancora più di quanto avvenga già oggi.

Chi propone di aumentare le condanne per corrotti e corruttori, senza proporre di cambiare un sistema CONCEPITO PER CONSENTIRE corruzione e malaffare, senza trasparenza amministrativa, vi sta prendendo in giro. O meglio, vi sta strumentalizzando, almeno quanto coloro che parlano solo di mafia e corruzione senza considerare che questo problema vale ben poco rispetto al signoraggio bancario e alla frode del sistema monetario BASATO sul debito!

Veritanwo

via I politici ricattabili sono una manna dal cielo per i poteri forti! — Politicamente Scorretto