Tratto da:Onda LucanaPress copertina by Antonio Morena
Referendum sulle trivelle tradito. Ecco a cosa serve, a fare l’air gun. Esplosioni sul fondo dello Ionio, per poter agevolare la costruzione dell’impianto futuro di estrazione. Tutta l’enfasi sulla libertà del popolo che decide dei propri territori é affondata assieme alle punte d’acciaio che smuovono i fondali. Che tristezza, ad un capitalismo terminale fa eco una democrazia altrettanto comatosa. Poveri noi, illusi di poter cambiare, impugnando matite. Attenzione, lungi da noi ogni forma di cambiamento alternativo alle urne, ma il punto é che da circa vent’anni l’istituto referendario viene puntualmente by-passato da manovre così tortuose da rendere il meandro dritto come via della conciliazione. Che possiamo fare per farci sentire? Non resta che farci un bel bagno nel petrolio.
E quanto sarebbe stato più utile se avessero risparmiato i soldi per il referendum d’aprile. Al pubblico servono investimenti per il sociale e invece assistiamo basiti al mortificante esito che vede non solo sprecare i pochi denari rimasti per darci questa democrazia referendaria, che si esprime inutilmente, oppure facendoci contenti con la scheda carburante, ma ci tocca pure ingoiare il rospo di accordi fatti col miliardario egiziano, che vuol fare della Lucania un pezzo d’Africa,Non bastavano già i governi peninsulari a rendere africana la nostra economia? Possibile che gli unici investimenti possibili in Lucania sono le trivelle, le pale eoliche ed ora insediamento extracomunitari?
Tratto da:Onda LucanaPress