
IL PANE (1)
Tratto da:Onda Lucanaby Gerardo Renna
Con sudore e con amore il contadino il terreno ara
ed i chicchi, fiducioso, nell’aria spande.
Fra le zolle umide e nere, come in una donna piena,
il miracolo si compie e verdi germoglian i semi!
Passan i giorni, passan i mesi e del grano, ritti, s’alzan gli steli!
Al sole che li accarezza, al vento gelido che li sferza,
sotto la bianca neve sempre più s’allungano nell’aria che gela!
A primavera s’alzan ancor più.
In giugno, il sole, maestoso l’indora e di bionde spighe l’incorona!
Poi, quando ben sature e mature sono,
egli le taglia e, felice, estrae il estrae il grano,
che al mugnaio porta a macinare.
Infine, fragrante e profumato, in ogni casa arriva il pane.
Della famiglia cibo sacro quotidiano
che ad ogni vivanda più gusto e sapore dà!
Quanta fame ha placato il pane!
Milioni di esseri sempre col pane si sono sfamati.
Quanti, invece, di pane ancor non si saziano!
Quante mani, per un tozzo di pane, ancor si tendon imploranti!
In un mondo di lussuria ingordo e di consumi sfrenati,
a molti, purtroppo, ancor è negato il pane….!
(Funo di Argelato /Bo)
Tratto da:Onda Lucanaby Gerardo Renna