
In 35 mesi, da febbraio 2014 a gennaio scorso, il debito pubblico è aumentato di 143 miliardi di euro, arrivando a quota 2.250,4 miliardi.
L’incremento pro-capite è mostruoso: in appena tre anni ha dato origine a 2.360 euro di tassa occulta e ad un gravame di 37.500 euro ad abitante, 93.700 euro a famiglia.
Il calcolo è redatto dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori. Le due organizzazioni in una nota congiunta denunciano:
“politiche economiche e monetarie sbagliate improntate alla recessione ed all’austerità. Per far ripartire l’economia occorre tagliare sprechi e sperperi pubblici e mettere in campo un piano straordinario per il lavoro vero su infrastrutture, ricerca, innovazione, rompendo soprattutto il tabù della vendita di oro e riserve”.