LA BALLATA DEL TIMIDO

Tratto da:Onda Lucana®by Gerardo Renna

 

Era buono. Era bello.

Ma aveva un gran difetto:
era un timido perfetto!

Parlava poco
e per giunta a bassa voce!

Pochi amici egli aveva,
ché tutti l’evitavan
per il suo aspetto triste e greve!

Lui (*) di questo conscio era
ed ogni giorno se ne doleva!

Cuor generoso,
il prossimo amava senza alcun pompa!

Odiava la confusione che gli era d’ossessione!

E spesso, silenzioso la fuggiva
nella sua maggione!

Le donne (sebbene le desiasse)
gli sembravan ostili!

D’ogni sua parola
egli aveva sempre timore!

Una donna
forte egli amava,
ma dirglielo non osava,
ché, timido,
d’avvicinarla non sapeva!

In cuor suo ogni dì d’avviliva
e a poco a poco se ne moriva…(*)

(Banzi, dic. ’67)

(*) Lui: licenza poetica, in funzione di soggetto si dovrebbe dire egli.
(*) se ne moriva: si distruggeva

Tratto da:Onda Lucana®by Gerardo Renna

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