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La buona scuola – capitolo 2°

Tratto da :Onda Lucana by Mat Vulture

Ecco un esempio di come si spendono i soldi nella buona scuola. Tra le tante riforme emanate dai vari “governi”  e dai vari ministri (permettetemi) della Pubblica Distruzione quella che si sta dimostrando ( tra le tante) la più inefficace, la più dispersiva e dispendiosa è quella dell’utilizzo dell’informatica come mezzo di supporto all’insegnamento. Mi spiego meglio: l’idea è buona anzi potrebbe essere geniale se il contesto di inserimento fosse quello giusto cioè se le scuole fossero veramente idonee ad accogliere sistemi lavorativi all’avanguardia (probabilmente si è guardato al vicino la cui organizzazione è adatta a un tale sistema) ma nella realtà poche sono le aree ben servite da linee veloci ed efficaci. Sicuramente ci saranno scuole che hanno beneficiato di una tale opportunità ma nel confronto reale molti Istituti si ritrovano con aule attrezzatissime dal punto di vista dei mezzi ma povere di risorse per un loro utilizzo reale ( personale tecnico, fondi per la manutenzione ecc.)  perché non sta scritto da nessuna parte che per insegnare bisogna essere tecnici informatici o avere la laurea in ingegneria informatica. Direte voi ma il Ministero ha speso molti miliardi per la formazione del corpo docente ma vi assicuro che chi ci ha guadagnato in soldoni sono solo i formatori ( perché il computer come tutti sanno è una macchina e se la vuoi usare devi imparare a guidarla da solo) mentre gli insegnanti già oberati di lavoro tra compiti, correzioni, consigli e quant’altro oramai non hanno più nessuna necessità all’infuori del lavoro continuo, altro che contratto di 18 ore settimanali. Infatti  per adempiere a tutto si lavora anche e soprattutto a casa perché se vuoi insegnare non puoi “guidare la macchina” e se “guidi” non puoi insegnare. Per non parlare dell’alternanza di “dirigenti o insegnanti” che sembrano dei pacchi postali, va be questo lo inseriamo nel prossimo capitolo. Ha cari“ ministri “ dimenticavo voi non guidate la macchina perché avete l’auto blu con l’autista. (nessuno di voi ha mai fatto un giorno di supplenza o si è mai sognato di  seguire in diretta come si svolge tale lavoro ma vi  permettete  di obbligare ad un sistema che non avete testato: provateci se potete ne vedrete delle belle). Ciao ciao.

Tratto da:Onda Lucana by Mat Vulture