Ritengo questa poesia espressione della mia anima.
Le parole sono sgorgate dal trascorrere la mia vita in luoghi diversi, genti diverse, da emozioni diverse ma da tutte ho ricevuto insegnanti costruttivi, conoscenza.
Così come le magnifiche persone che mi hanno dimostrato affetto e comprensione a scuola, nello sport, nel lavoro, nell’amicizia, nei miei bisogni. Poesia che ho scritto pensando a tutti voi e per me stesso tra di voi.
Ed i vostri molteplici, spontanei, profondi commenti, meritano attenzione, in quanto in essi si respira il senso vero della vita lucana.
Tutti i vostri commenti, sembrano il seguito di questa poesia ed è vostro merito averli scritti e data testimonianza col vostro gesto.
Cari amici vi porgo il mio apprezzamento di vero cuore e grazie a voi.
La mia terra tra stille e stelle
Il colle Limpidina, si pone lassù
tra le stelle, dove si ergono
le nostre vecchie dimore.
Il silenzio
avvolge le loro deliqui,
che il fato avverso
ha condannato all’abbandono.
Qua, purtroppo si è nati
per migrare e nelle stradine
a sbalzo ormai vuote e deserte,
veleggia il nostro rimpianto…
che atavico e vagabondo
sale lassù fin tra le stelle,
dove il più folto di noi
giace nelle braccia del Signore.
A volte torno accontentando
l’istinto del mio cuore bambino
dopo tanti anni non ho più
domande e non cerco risposte
basta osservare per capire tutto
Riflettendo, mi aggroviglio
alle vuote, vane e tristi
forme dello sconosciuto
silenzio ormai privo di delizie,
che purtroppo come freccia,
trafigge la mia amara nostalgia.
È dolore…È grande dolore.
La vastità degli orizzonti,
che fú mia dolce culla,
mi viene in soccorso
con caldo abbraccio,
tepore che mi commuove.
Il mare laggiù coglie le stille
ed il rivolo da una mia lacrima,
saggio, ne farà un onda che saprà
plasmare il futuro dei nostri figli.
Dalle mie vene scivola giù
una goccia di carminio,
si posa sulla mia terra natale
è una stilla del mio sangue
della mia origine Lucana.
Un ciottolo messosi di traverso,
mi guarda, e con la voce del vento
suggerisce con sommesso lamento:
“Tu non sei più quì, sei andato via
e come hai abbandonato la tua casa
così hai abbandonato me alla morte.”
Gli risposi con amarezza:
<< Ascoltami e credimi
tu, non sai ma quando
mi dipartii da qui, lo feci
con tanto struggente dolore
e con il tuo ricordo nel cuore…
No, io non ti ho dimenticato.>>
L’ho raccolsi, l’ho portai con me,
l’ho posai accanto al mio cuore.
Ora, siamo entrambi uniti,
in attesa dell’ultimo approdo,
là, nelle braccia del Signore,
dove ci attende quel folto di noi.
Ci sarà festa tra le stelle
Quel giorno ci sarà festa
una festa grande tra le stelle
sarà la festa per la mia lontana
amata materna terra lucana.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo.
Foto di copertina inviata dall’autore.
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