Lett(er)a Z

Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda

Chiaro ormai che in politica niente è preso sul serio da un bel po’ di anni e anche quando, palesemente, una situazione lo richieda, si procede comunque nella farsa ma con patente di idiozia acquisita; perché ridendo e scherzando si rischia come non mai la terza guerra mondiale. Per adesso continuiamo, basiti, ad assistere a questa ballata sul tramonto: in quell’angolo di mondo in cui cala il sole, altresì detto Occaso.

E così, mentre assistiamo a un altro giro di valzer sul Titanic dei vari giornali massificati, politici di turno, stratego-salottieri dell’ultima; un tempo solo radical ora cerebro-eradicati; scorgiamo in mezzo alla folla danzante un tizio occhialuto ma con elmetto in testa! Strano, eppure mi sembra pacifico a prima vista; ha in effetti qualcosa di leopardiano, come il giovine della commedia “Non è vero ma ci credo” nonostante di gobbe non se ne vedano…

Già, ma che dico, di gobbe non ne ha di certo, semmai li legge; soprattutto quando provengono d’oltralpe. Quelle veline stampate a volumi pari a quelli della piramide di Cheope, ma di facile lettura, e soprattutto di quelle che mandano a letto con la coscienza pulita, antistress si direbbero. Che non fanno spremer meningi a cercare di capire perché è accaduta una tal cosa e in un tal momento. Insomma, non tiriamola ancora per le lunghe: il signore macilento che balla il valzer della guerra è la personificazione del borghese occidentale. Ed è a lui che noi ci rivolgiamo, inviandogli una letterina, ma confortante, da bambini, in pieno stile Occidentalandia.

Dunque, cominciamo a scrivere così: borghesino, non ti riconosciamo più. Un tempo t’atteggiavi a primo della classe, l’ambiente a cui appartieni te lo consentiva. Frequentavi l’asilo, politico, con lo zainetto in cui c’era il sussidiario con il mondo arcobaleno; quello senza confini, tutto gioia e fiorellini, senza terre cattive popolate da orchi-orsi. In grammatica invece, dalle tue parti circolavano già le declinazioni in asterisco; che dire, eravate già avanti a tutti, come i bimbi di Hamelin.

A ricreazione poi tiravi fuori il tuo panino, pardon la baguette, ma dentro niente insaccati, troppo sale, e poi è carne! Mondieu! E allora che sia ripieno d’escargot, che spesso mangiavi senza togliere il guscio; e questo spiega il diffondersi di dentature stile torre della Garisenda tra l’upper class. Pardon, che gaffe, ho citato un residuo architettonico risalente al mostruoso mondo medievale. Vabbè, tanto nessuno lo conosce più, per cui chi s’offende del paragone?

Sai com’è, sempre in giro tra i palazzi europei, perdere la bussola è un attimo, va a finire che se si dichiara una origine ti pigliano per sovranista e allora Strasburgo-Bruxelles coi palazzi da Torre di Babele te li sogni. La terra d’origine si tira fuori in occasioni elettorali: avanza un posto nel tuo collegio d’origine e zac! Parlamento.

Che poi sta geografia? Chi se ne frega dove sei nato? E’ come il gender: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. Come ha fatto un tizio al museo di Lione, mostrando la vera attitudine da storico; che a momenti metteva la parrucca da Re sole all’imperatore Claudio, giustificandosi con: è nato a Lione! Come a dire che se un gatto nasce nella stalla di Varenne è un cavallo di razza e magari vince il Grand Prix d’Amérique. Qualcuno di sicuro sarà intervenuto a fermarlo, altrimenti sarebbe arrivato a dire che era francese e pure di stirpe reale! Sai, da Capetingio a Cape e c… come si dice da noi al Sud, è un attimo.

Cose vecchie, passate, torniamo a noi, al borghesuccio d’oggi; sempre e comunque il primo della classe, tanto basta essere nel partito-sistema e si vince sempre: si può dire e fare ciò che si vuole. Ultimamente però, questo borghesuccio è cambiato; non è più il sorridente sfottitore con la puzza sotto al naso di una volta.

Ora s’è incattivito, vuol fare guerra agli orsi, balla con l’elmetto, sbraita contro un’azienda del gas siberiana, peraltro statale. Non è che da bambino, a Carnevale, un suo amichetto vestito da Zorro gli ha fatto uno strappo a Zeta ai pantaloni?

Un consiglio, borghesuccio europeo: lascia stare la guerra, è cosa da grandi, non è più roba da Occidentalandia; e pian piano se ne stanno accorgendo un po’ tutti. Qua va a finire che gli unici con cerino in mano restiamo noi italiani. Perché, per ciò che concerne il destino della terra di Ucraina…

Beh, aveva previsto tutto il prof. Samuel Huntington, uno che dovrebbe essere conosciuto bene perché faceva parte della beata superclasse internazionale in cui rientrano quelli buoni sempre e comunque; con la differenza che almeno lui qualche libro in più l’aveva letto. Ebbene, questo esimio studioso, nel lontano 1995, aveva predetto che la terra d’Ucraina si sarebbe divisa in due macro regioni, a rispettare la popolazione ivi residenti.

Il Dnepr fa da confine culturale alle due aree; l’oriente sarebbe tornato con la Russia, la parte occidentale invece avrebbe scelto il destino comunitario europeo. Ed è quello che avverrà comunque; è brutto dirlo, ma militarmente si sta già delineando questo. Perciò lasciamo stare le reazioni isteriche degli angloamericani, quelli fanno sempre i c…loro sulle spalle dei continentali, perché glielo impone la geopolitica; che è un’altra cosa da grandi e perciò ignara alla classe politica fanciullesca euro-italiana.

A Londra e Washington studiano Mackinder e la sua escatologica contrapposizione Rimland-Heartland, non guardano ai collegi elettorali e i voti in aula: hanno orizzonti, decisamente, più vasti. Siamo noi che non guardiamo che alla prossima elezione; eppure ste cose le diceva De Gasperi! E che c…! L’avete dimenticato? Oppure anche quello è da cancel culture? Già, ma voi state all’asilo, siete ignari della tragedia di dover decidere di mandare a morire uomini per la libertà.

E non mi riferisco al comico di Kiev, ma alla reazione a 14000 morti nel Donbas! Ai laboratori per confezionare armi etniche! Alla progettata eliminazione di concittadini russofoni e non allineati al pensiero NATO dei battaglioni: Azov, Aidar, Odin; che non sono esattamente come Qui, Quo, Qua. Euroinomani, levatevi l’elmetto; lavorate concretamente per la pace, in accordo con gli altri amichetti che giocano a fare gli “euroini”: la guerra non è un progetto Erasmus, è roba da adulti, da uomini, o meglio ancora da VIR, che si traduce in coloro che aspirano al Cielo, e per questo sono verticali; l’esatto opposto dei proni felici e contenti ammantati di stelline gialle.

Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda

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