L’Imperatrice lucana – Bruzia Crispina Presente
di Maria Rosaria Pagnani
Si narra nelle pagine che seguono di Bruzia Crispina Presente, Imperatrice e Augusta di Roma, moglie di Commodo, Imperatore che regnò dal 180 alla notte del suo assassinio, il 31 dicembre 192 d.C. . Ogni singola pagina del libro suggella lo spirito e la presenza di Bruzia, perpetuando orme che consegnano valore assoluto alla storia romana. La Prof.ssa Maria Rosaria Pagnani adagia e dispiega la narrazione della caduca e preziosa esistenza di Bruzia Presente, nel sinuoso alveo che la storia nutre e dilata lungo la dorsale del racconto, che si àncora e sostiene sulla familiarità e l’erudizione dell’autrice, rigorosa e raffinata, per l’età romana, capace di porgere e diffondere luce alla più oscura e cavernosa forra dell’universalità della potenza di Roma, sacralizzata dalla vagheggiata “Pax Romana”.

La Pagnani che coltiva impronta e curiosità intellettuale nell’illuminata e abbacinante Lucania, esalta la conoscenza e il sapere, divulga, irradia e eleva, con i suoi interventi, i suoi scritti, la sua testimonianza, il pensiero, che come l’alba incoraggia l’oscuro a incontrare la luce, dilatando e dispiegando ulteriormente lo spazio temporale del tempo donato, dischiudendo uno spiraglio nel buio dell’innocente barbarie. Accomiatati dalla lettura affiora il desiderio di incrociare Bruzia Crispina per estasiarsi, atterriti, al profumo e alla benignità della sua anima. Ma come il deserto fagocita l’acqua di una fonte argentina e incontaminata, così il suo sguardo, aureo e radioso per Commodo, inaridisce.
Al Canto del Cigno l’opera ci consegna, in un’a-ra poetica e eterna, Bruzia Crispina che guarda “…verso ovest, dove lo sguardo spazia dal monte al mare e, laggiù all’orizzonte, si riconosce il profilo scuro, degli scogli di Capri, su un nastro di mare lucente”. È in quell’attimo che l’avvolge un fremito irrequieto e dolce. Sente l’anima e l’alito di un’amica vicina, anche se lontana nel tempo: Maria Rosaria Pagnani.
Tratto da: Onda Lucana® Press
Fonte: Salvatore Monetti Edidore
Si ringrazia la Redazione della Casa Editrice Monetti per la cortese disponibilità.