
Tratto da:Onda Lucana by Antonio Morena
Terremoti; soltanto la parola incute terrore, poi si aggiungono anche le meravigliose strategie concepite dalla mente umana e il tutto diventa un’alchimia distruttiva.
E rieccoci, la terra ritorna a tremare continuando nella sua naturale evoluzione. Possibile che tutto il percorso storico di questi eventi non abbia ancora indotto noi “italici pensanti” a considerare la prevenzione come oggettiva difesa dei luoghi? E’ vero, ci sono tutti gli elementi di valutazione considerabili (cronologia storica dei terremoti, sviluppo delle tecnologie, materiali innovativi ecc.) che potrebbero apportare un contributo notevole per la convivenza con questi fenomeni naturali non controllabili dall’uomo. Basta osservare quello che gli altri paesi del mondo hanno realizzato: strutture e sistemi di interventi che hanno condiviso e prodotto sul proprio territorio soluzioni idonee al miglioramento della propria vita in luoghi maggiormente sensibili e risolvendo “il problema” con serietà e deontologia.
E’risaputo che l’Appennino risulta essere giovane e attivo dal punto di vista tettonico, in particolare l’area centrale la cui dinamica e’ collocata in un sistema cruciale nel quadro generale della tettonica mondiale.
Poi gli interventi o comportamenti di tipo antropico che aggravano o molto probabilmente scatenano o innescano eventi tragici sull’uomo stesso, dal punto di vista geologico il percorso è immodificabile dalla notte dei tempi resta alle nostre coscienze (nella speranza che i posteri siano più intelligenti e pongano al primo posto il bene più grande)…la VITA.
Dagli esempi più frequenti emergono contrasti comportamentali tra normative e nuove restrizioni sulla sicurezza, con il furbetto del mattone pronto a praticare il suo escamotache dietro ad ogni angolo della Nazione e mentre il lavoratore comune si smazza per interagire verso nuovi ed interminabili corsi, stage e logoranti ore nelle affollate aule corsi.Gli esempi del malessere avanzano ad un ritmo intollerabile,l’esempio classico:nelle scuole sono circa quindici anni che a norma di legge si effettuano prove di evacuazione ( anti-incendio, sismico, ecc.), continui,obbligatori aggiornamenti sulla sicurezza degli operatori negli ambienti di lavoro e poi si effettuano ,invece, interventi di adeguamenti o di ristrutturazioni usando sabbia o materiali depotenziati,ove il massimo della sicurezza dovrebbe essere garantita al 1000%.
Un altro esempio:in ogni attività commerciale o di altro genere il gestore deve procurarsi cataste di permessi e permessi per esercitare la propria ATTIVITA’ tanto ricercata per poi finire in un edificio o locale che alla prima scossa subisce forti danni o crolla del tutto. A mio parere questo paese non risulta essere tanto normale forse bisognerebbe ripensare la politica dei luoghi,ma agendo con l’autorità che da tempo manca nelle nostre contrade.Cominciamo con il ripensare la politica migratoria, chiudendo quella esterna e soccorrendo quella interna; stanziando i capitali necessari per la ricostruzione dei luoghi e non guardare l’infinito problema per l’accoglienza degli immigrati perchè il tempo scorre inesorabile e non possiamo pretendere con cialtroneria di sempre…di fermarlo.
KE ITALIA .
Tratto da: Onda Lucana by Antonio Morena