NATALIS DIES DOMINI
(Prima Parte)
Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda
Tenuto conto che è giunto ormai il tempo in cui bisogna tirar fuori le sciabole per affermare che l’erba è verde e il cielo è blu, riportiamo queste quattro righe sull’origine del Natale e la romanità che l’accolse unitamente a tutto il messaggio evangelico. Recepiamole dunque come alternative alla scienza infusa della commissaria UE Helena Dalli.
La vicenda in oggetto, inerente al Natale, si sviluppa in uno schema tipicamente fiabesco; il classico corollario narrativo all’episodio, storico, dell’Incarnazione di Nostro Signore. La protagonista di questa storia legata al Natale è però reale, e in entrambi i sensi in quanto effettivamente esistita e appartenente a una stirpe regale. Parliamo di una esponente della famiglia imperiale, una principessa che portava il nome di Anastasia: nientemeno che sorellastra di Costantino, il grande imperatore dei romani!
Costei, fervente credente nella luce di Cristo, e molto probabilmente ispiratrice assieme ad Elena, (madre di Costantino ma non di Anastasia), della conversione dell’augusto fratello; nel 326 è promotrice dell’edificazione di una chiesa ricavata negli ambienti della reggia palatina. Anastasia infatti risiedeva nel vasto complesso imperiale costruito da Augusto per lui e per i suoi successori. Al tempo in cui regnava Costantino le cose erano però e purtroppo cambiate di molto.
Roma non era più al centro delle decisioni politiche, il suo prestigio era appannaggio della sola classe senatoriale che però non esprimeva più il Principe, bensì subiva le scelte di una giunta militare che aveva assunto il potere fin dalla morte di Alessandro Severo, (235 d.C.) ed era ormai passato un secolo.
Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda
Si ringrazia l’autore per la cortese concessione. Immagine di copertina tratta da Web fornita dall’autore.
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