Oro verde

Tratto da:Onda Lucana®by Franca Iannibelli

Siamo in autunno inoltrato, e con esso è arrivata la stagione della raccolta delle olive, quasi ogni appezzamento di terreno nella nostra regione è atto a coltura di codesto splendido albero delle Oleacee, un valore aggiunto ai territori per la sua valenza paesaggistica e ambientale.

In questo periodo la campagna si ripopola, si odono colpi di bastoni di canna fra i rami. Si scuotono al fine di staccare il frutto, il quale cade su reti stese in proporzione alla raggiatura del cappello dell’albero. Le reti sono state ideate negli anni settanta, mentre prima le olive venivano raccolte sul soprassuolo; frutto dopo frutto.

Finita la caduta, si ripongono le reti e si trasferiscono su un telo, dove vengono separate; il frutto dal resto del fogliame, (ora i frantoi hanno gli aspiratori), ma anni addietro si dovevano lavorare con un setaccio composto da maglie larghe per la fuoriuscita delle foglie.

A questo punto si determina la fase della macina all’interno del frantoio con la speranza che diano una buona resa senti dire < “a me è andata a ott’, chi a diecë ,oppure, i più fortunati a vent’> cioè; la resa a ott’ significa che per ogni quintale si sono ricavati otto litri di olio, a diecë (dieci litri) e a vent (venti litri). Alle volte si usano unità di misura non più consone, ma ancora in vigore in molte provincie italiche, vedi: il “Tomolo”; tre tomoli per completare un quintale (unità di misura attuale più diffusa in tutta Europa), insomma, una cultura che si tramanda dalla notte dei tempi, da famiglia a famiglia, da individuo a individuo.

Chi non è proprietario di un terreno costituito ad oliveto: va a spart’; cioè: lavora il terreno altrui ricavando la metà del prodotto in termini di guardagno, poi, nel caso in cui prende u premië’; cioè: i contributi statali, la quota del frantoio la paga il proprietario, altrimenti ambedue si dividono le spese.

Sarà una grande fatica ma viene ripagata dalla soddisfazione di portare a casa quell’oro verde che è il nostro olio.

Tratto da:Onda Lucana®by Franca Iannibelli

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Si ringrazia l’autore per la cortese concessione – Foto di copertina e interne fornite da Franca Iannibelli.