Spesso nelle discussioni da bar e da Facebook salta fuori il genio che propone la patente obbligatoria per i ciclisti. Talvolta questo genio è persino un uomo politico o il presidente di un’importante associazione.

La proposta evidenzia il fatto di non sapere niente sul tema ciclismo e ciclismo urbano.

Si può certamente concordare che un minimo di educazione stradale dovrebbe essere patrimonio di ogni cittadino, e dovrebbe pensarci la scuola elementare e media a fornire una base a tutti. Ma in ogni caso basta guardare alcuni numeri sul rilascio delle patenti in Italia per capire che, comunque, la maggior parte di chi va in bicicletta dispone di una patente automobilistica valida, o l’ha avuta negli anni passati:

“I titolari di patenti attive sono più di 34 milioni. In termini di popolazione dai 18 anni in poi, possiede la patente di guida circa il 50% delle donne e l’80% degli uomini.

(dal documento “Alcuni indici statistici derivabili dai dati della Patente a Punti e dalle statistiche degli incidenti stradali verbalizzati”, 2006 dell’Istituto Superiore della Sanità, scaricabile qui).

La proposta di una patente obbligatoria per chi va in bicicletta, o un patentino speciale finalizzata a risolvere una presunta particolare indisciplina o ignoranza dei ciclisti, è un’emerita sciocchezza, sia per il fatto che in tutto il mondo anche i bambini possono normalmente andare in bicicletta senza particolari formalità, sia per il fatto che comunque la maggioranza degli adulti italiani ha oppure ha avuto una patente automobilistica di tipo B o superiori.

via Quiz. Sarebbe utile la patente per i ciclisti? — Benzina Zero