Viaggiando, osservando si colgono aspetti reali di cui ci si è dimenticati oggi ho rivisto sul web questa foto di un autore a me sconosciuto che ringrazio. Mi accorgo di aver visto questo posto già in passato e ne scrissi gli aspetti, oggi li ho cercati e ve li porgo:
REALTÀ MERIDIONALI.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Quà e là tra erbe magre,
a fatica, si fanno largo
ciuffi di erbacce verdi
nell’ampio cortile solitario.
Molteplici piccole case
attaccate al muro di cinta
avevano la porta rivolta
al cortile dell’antico luogo.
Due archi in quel muro
fungevano da ingresso,
erano posti con strategia
ai fianchi di un palazzo.
L’ insieme era tutto creato
in armonia settecentesca
dominava elegantemente
su tutto l’alto palazzo.
Tutto quanto, purtroppo,
abbandonato a se stesso,
nonostante lo splendore
mortificato che mostrava.
Il bel palazzo testimoniava
antiche ricchezze svanite,
ora appare con un albero
cresciuto nel suo interno.
Spuntando dal balcone
quell’albero è pietoso nel
risparmiarsi dallo sfondare
del tetto portandosi in alto
trafiggendo quell’immobile
come una spada nel cuore.
Non c’è stemma all’entrata
ne avviso di pericolo crollo.
Guardo: rimango perplesso
non nascondo la tristezza
e ne la mia ammirazione
purtroppo tutto è perduto.
Questa è una immagine
della nostra attuale terra
lucana, visione come tante
di un mondo che ci lascia.
Non intendo spargere note
amare ma porre una giusta
riflessione della realtà che
fà maledettamente male.
È inutile rimpiangere cose
vissute, perdute di chi creò
e visse in questo sogno.
Tutto passa e và: è la vita.
Passano secoli, tutto varia
ma fiumi lasciano scorrere
nei loro meandri verso valle:
oro e polvere dei calanchi.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo
Foto di copertina fornita dall’autore. Tutto il materiale media e il testo non possono essere riprodotti salvo autorizzazione.