«Sui migranti mi hanno messo in croce per “aiutiamoli a casa loro”, che è una frase da persone di buon senso». Insiste, Matteo Renzi, quasi in maniera masochistica, e
ribadisce quel pensiero contenuto nel suo libro, “Avanti“, a dispetto della valanga di polemiche che gli sono piovute addosso da sinistra ma anche da destra, che lo accusa di avere per anni criticato Salvini e la Meloni sul tema dell’immigrazione per poi copiarne gli slogan e le idee.
«Salvini lo dice con altro spirito, io lo dico pensando a investimenti alla cooperazione internazionale, la Lega la cooperazione l’ha tagliata», ha aggiunto il segretario del Pd. Poi parlando dell’Europa “Ho grande rispetto per l’Europa, ma inizino anche loro a far rispettare agli Stati membri i propri impegni”, ha detto il leader dem riferendosi alla questione dei migranti. La versione Masaniello d’Europa, ma sembra l’ennesimo bluff dell’ormai conclamato Pinocchio d’Italia. Che però ammette i propri errori fa autocritica, è questa la vera novità: «Nel mio libro prendo atto di difficoltà e errori. Faccio autocritica, per esempio, sugli 80 euro. Non perchè non fosse una cosa giusta ma per come l’ho presentata, sembravo Wanna Marchi». «La misura degli 80 euro “l’ho presentata come una offerta speciale, non con un ragionamento culturale di politica economica di redistribuzione del reddito che pure c’era -ha spiegato il leader del Pd-. L’avessi fatto con dei premi Nobel m’avrebbero attaccato meno».
via Renzi “con gli 80 euro ho sbagliato, sembravo Wanna Marchi” — Cagliari Post