
Tratto da:Onda Lucana by Antonio Morena
In Lucania i treni fanno ancora sognare, l’ultimo ci e´passato davanti cosi velocemente da non rendere riconoscibile la livrea.
La novità è che la Lucania è cosi avanti rispetto al resto del mondo,da rendere la velocità qualcosa di assoluto, che elimina ogni residuo di staticità, le stazioni.
A cosa servono,infatti,questi relitti che rallentano il progredire della nostra civilt´?
Eliminarne sempre di più,in tutti questi anni passati,ha rappresentato il più grande successo, tant´e´che siamo giunti all’eradicazione del concetto stesso di fermata,inutile orpello nel panorama urbano Regionale.
Ma non è ancora finita,prossimo passo sarà l’eliminazione dei binari.
I treni viaggeranno a levitazione,ma non magnetica,bensì su breccia e sterrato vario. Sara´superfluo,oltrechè dispendioso,terminare cantieri decennali.
Alla Martella,ad esempio,si potrebbe aprire un pub,almeno quella zona desertica si potrà ripopolare di giovani rampanti in cerca di alcool e minigonne,e che giungeranno fin lì a bordo dei nostri convogli.Simili a Galaxy Express, potranno andare ovunque,alimentati da energie impensabili per il resto dell’umanità.
Ormai,avendo perso ogni speranza nella miglioria delle infrastrutture lucane,preferiamo sognare mezzi come quelli descritti.
Tratto da:Onda Lucana by Antonio Morena
Io penso che il problema e’ da attribuire’ proprio nel fatto che non facendo crescere ( la nostra Basilicata )…daremmo sempre spazio ai soliti furboni …i quali preferiscono alimentare uno status di massa ,sempre aggrappati ad una fantomatica speranza ” un giorno ti faro’ fare…ti prometto…sarai protagonista di un futuro sereno…”
Il vero problema della mancata crescita dov’ e’ ?
Non vorrei attaccare nessuno…ne’ tantomeno politicizzare…non ho alcun interesse politico.
Posso solo dire che non facendo crescere la nostra terra …qualcuno ri riempe le tasche.
Quel che e’ peggio qualcuno copre.
Altrimenti non c’ e ‘ altra spiegazione.
Vogliamo mettere i fatti alla luce?
Mettiamo i fatti alla luce in neme del popolo.