Tradizione e futuro della pizza
Tratto da:Onda Lucana®by Nicola Gallo
Gardo Tadino (PG)-Si e’ svolto nei giorni 6/7 e 8 maggio, il corso: Master Istruttore presso la Good in Food Academy, in merito a codesto seminario che ha estrapolato la storia e la tradizione degli antichi maestri fornai, potrei in ambito raccontarvi alcuni cenni storici che hanno interessato tutti noi al Master, riguardanti la “regina” delle pizze: la “Margherita” e in alternativa altre due versioni tipiche del passato come;”Mastu’ Nicola”e la “Marinara”, esaltate oggi in diverse modi in tutto il mondo, sempre amate e consumate con gusto.
Trasbordiamoci nell’anno 1889, con i coniugi Esposito, i quali prepararono la pizza “Margherita” in onore della Regina Margherita, moglie di Umberto sovrano d’Italia.
La leggenda racconta che i reali, alloggiando presso la Reggia di CapodiMonte nella città di Napoli, avendo avuto conoscenza del sentito dire di abili maestri nella preparazione di gustosi prodotti: pizze e pane-strazzato, convocarono a corte i leaders del momento: Raffaele Esposito e consorte, i quali prepararono nelle fastose cucine del Palazzo Reale tre pizze: “Mastu’ Nicola”; con formaggio, strutto, basilico e pepe, una “Marinara”; con pomodori aglio e origano, e la “Margherita”in onore della Regina; con i classici prodotti conosciuti. Regalando ai reali il fiore della “gastronomia povera” del periodo, tutte e tre le pizze furono apprezzate e da quel momento in poi il piatto tipico delle stradine napoletane con pochi ingredienti umili divennero l’alimento nazionale per eccellenza.
Diciamo che il percorso storico sarebbe ancor più lungo, visto che la vera origine sia ancora più remota, ma sinceramente questa leggenda all’interno del Master a noi è piaciuta molto, ed io ho voluto menzionarla al cospetto dei nostri lettori, affinchè, tanto lavoro, tradizione ed evoluzione, mostri a tutti gli occhi del mondo; l’umiltà e il sacrificio di un periodo storico, il quale si è dimostrato molto più forte degli stessi cambiamenti nazionali e non. Una vera “bomba” che nel tempo come molti altri prodotti di origine popolare sono divenuti insostituibili, quasi unici, in un mondo dove si corre a velocità supersonica e dove lo Street Food è un fattore predominante oggi, figlio di quei tempi, cosi come nel secolo scorso “il mordi e fuggi” dei vicoli di Napoli hanno segnato e cambiato la vita gastronomica a milioni di italiani.
La storia consolida la gastronomia del passato, riportandola in auge sotto svariate forme, in questi tempi moderni riqualificano e rimodulano i vari percorsi anche di lavorazioni esoteriche,elaborazioni sofisticate, ma il bello dei canoni tradizionali vince su tutto, questo e’emerso nelle eleganti sale del Master dello splendido borgo medievale perugino, dove il connubio tra il fattore storico e ambientale sposa la classica e remota sapienza delle tradizioni dei nostri avi.
Un ringraziamento particolare al Mastro Istruttore: Diego Lispi.
Tratto da:Onda Lucana®by Nicola Gallo
Immagine di copertina fornita dall’autore
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.
L’ha ribloggato su Revolver Boots.