U VICINAR (IL VICINATO)
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
La vera ricchezza perduta,
per noi del sud: gente lucana,
è quella del vicinato,
quel sentimento reciproco
non aveva ombre ostili,
bastava quel rispetto
ed essere semplicemente
noi stessi per sentirci
tutti noi, tra e con voi
nei borghi romiti di pietra.
Ognuno sopravanzava l’altro
nel porre sostegno verso chi
aveva meno degli altri vicini.
Con questo fraterno vicinato
a cui eravamo legati con affetto,
ai familiari e gli amici degli amici.
Non c’erano poveri d’animo
nella nostra povertà materiale.
Mai lasciavamo i nonni soli,
i loro legami con i bimbi: stupendi,
che chiamavano zio il vicino
che amava loro, come figli.
È divenuta un tempo nostalgico
e indimenticabile la vita nei vicoli,
vite solide altruiste e veraci:
Quanta ricchezza perduta
Oggi quella vicinanza appare
ai posteri, come vetusta follia,
ma per noi che vivemmo
quei giorni e quella generazione
di libertà corporale e di animo puro
quale obbligo morale, era la vita.
Era ricambiare con bontà,
quello che in precedenza
veniva goduto nell’insieme.
Questo era ed è il sociale.
Oggi i giorni, sono diversi
sono divenuti soggetti pesanti
dove il potere, rende il giorno,
ed il presente, più buio della notte.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Si ringrazia l’autore per la cortese concessione-Foto di copertina prodotta e fornita dall’autore.
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.