Una storia politicamente corretta – (Parte Seconda).

Tratto da:Onda Lucana by Ivan Larotonda

Che il delirio sia l’unico credo europeo è ormai cosa risaputa a molti; dalla moneta alla regola del rapporto deficit PIL da tenere sotto il 3%, oppure le follie guerrafondaie. L’humus che ha fatto germogliare e poi innalzare la foresta demenziale di tutto ciò.

Tutto ebbe inizio nei catastrofici anni ’90, col patrocinio dell’amministrazione Clinton, quando anche sul piano culturale si decise di operare lo smantellamento dei valori europei, perché, relazionandosi col mercato globale, risultavano “provinciali”!? In questa opera non potevano mancare i guitti e giullari di corte, che oggi sono rappresentati dalla variegata schiera di personaggi dello spettacolo. Ovvio che in questo clima l’arma di propaganda dello stile radical-statunitense per eccellenza, Hollywood, era destinato ad esercitare il ruolo del tarlo che rode le coscienze: il grandioso progetto di mostrare le cose non come esse sono realmente ma come vogliamo che siano.

In questa scuola socratica noi europei e nordamericani, come novelli Strepsiade (ne “Le nuvole” di Aristofane) ci siamo adoperati per imparare a fare il discorso ingiusto affinché abbia la meglio, anche se nel torto palese, oggettivo, su quello giusto. Protagora di Abdera è stato il primo maestro del relativismo etico d’Occidente, in base al quale in ogni questione si possono sostenere, con uguale forza, posizioni completamente agli antipodi. Protagora fu anche il primo che asserì la necessità di comprendere anche coloro che compivano sacrifici umani, (i barbari massageti, divoratori dei genitori!), perché bisognava comprendere la cultura che li effettuava. Ecco che, col ragionamento critico continuo, fatto di infiniti esercizi dialettici, tetici e antitetici, dopo 2400 anni siamo finiti a vedere il mondo con gli occhi di tutti tranne che dei nostri.

Torniamo al punto; ai favolosi anni ’90, quando usciva nelle sale cinematografiche l’ennesimo film su Robin Hood, all’interno del quale c’era un giovane Morgan Freeman che interpretava il ruolo di guerriero un arabo. Ebbene costui pareva un extraterrestre in mezzo ai primitivi, aveva cannocchiali e polvere da sparo, nel 1200!?, gli mancava solo il cellulare, ma credo che con un altro sforzo, nell’ennesimo remake, arriveranno a metterglielo nella cintola assieme a una splendida spada damascata.

Sempre dello stesso filone “Il tredicesimo guerriero”, con Banderas che interpreta il solito arabo onnisciente e con un grado di civilizzazione e ovviamente di umanità, incomparabilmente superiore a quello di qualsiasi “mostruoso” norreno. Di queste ed altre “meravigliose” trovate cinematografiche e documentarie aveva già parlato con sarcasmo la grande Oriana Fallaci, di come anche le molteplici commissioni cultura europee hanno incentivato i progetti culturali testi a mostrare che in passato l’islam era più evoluto della civiltà “oscurantista” medievale, cristiano-europea.

E giù con la sequela di docu-film sullo straordinario Averroè, che ha riportato Aristotele in Europa, dando addirittura il via al Rinascimento! Averroè, stando alle fonti, autentiche, è stato espulso da Cordova con l’interdetto a mettervi piede, proprio perché studiava i testi di un filosofo pagano! Aggiungiamo, al contesto filosofico classico, che la biblioteca di Alessandria fu distrutta definitivamente proprio dagli arabi, al momento della conquista. Con la motivazione che l’uomo non necessita di niente all’infuori del libro sacro.

Prima  parte ,continua….

Tratto da :Onda Lucana by Ivan Larotonda

Si ringrazia l’autore per la cortese concessione. Immagine di copertina tratta da Web.