Donald Trump impone i dazi su alcuni beni importati dall’area dell’Ue. Bruxelles annuncia di prendere contromisure. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea è iniziata.

Prima lo ha detto e poi lo ha fatto. Il presidente Usa Donald Trump ha aperto la guerra commerciale con il resto del mondo ma comincia con l’Unione Europea.

Nei giorni scorsi ha annunciato la scelta di imporre dazi su alluminio e acciaio. Poi in un tweet ha scritto che le guerre commerciali sono giuste quando un Paese (gli Stati Uniti) perde miliardi di dollari con quelli con cui fa affari. L’Unione Europea minaccia contromisure commerciali di rappresaglia. Vediamo cosa succede in 5 punti.

  1. Donald Trump è andato all’attacco alcuni giorni fa imponendo dazi commerciali su alluminio e acciaio. La tariffa prevista da Donald Trump è del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio. La dichiarazione con cui il presidente Usa ha giustificato questa scelta è abbastanza significativa: “Quando siamo sotto di 100 miliardi di dollari con un certo Paese e loro fanno i furbi non facciamo più affari con loro”, ha scritto Trump su Twitter. Il Paese a cui fa riferimento il capo di stato Usa è l’Unione Europea. l’area economica che esporta più alluminio e acciaio negli Stati Uniti. Sull’acciaio, per esempio, la statistica pubblicata dallo Us Department of Commerce rileva che gli Stati Uniti hanno importato a gennaio 2018 acciaio dall’eurozona per oltre 450 milioni di dollari. Dopo l’Unione Europea viene la Corea del Sud che esporta acciaio negli Usa (nello stesso periodo temporale) per 250 milioni di dollari.

A chart shows the top steel importers to US: Canada, EU, South Korea, Mexico, Brazil, Japan, Taiwan, China, Russia, Turkey

2. Trump ha subito dopo minacciato di applicare dazi anche alle importazioni di autovetture dai Paesi dell’Ue. L’ipotesi è quella di una tariffa del 25%, uguale quindi a quella da attuare sull’acciaio. Gli Stati Uniti sono il mercato di esportazione più grande delle auto prodotte in Europa. Tra i Paesi dell’Ue è la Germania che vende la maggior parte dei suoi prodotti sul mercato americano.

3. Perché Trump ha scelto le tariffe e la guerra commerciale? Il ritorno ai dazi è una misura che coincide con il principio dell’America First, prima l’America, che è stato lo slogan del presidente Usa in campagna elettorale e ora ne costituisce la bussola. Ma il dazio è anche uno strumento utile per promuovere quella politica dell’isolamento Usa tanto cara a Trump. Per imporre i dazi, il presidente Usa sta facendo leva su una regola del commercio internazionale che permette di imporre tariffe doganali per ragioni di sicurezza nazionale.

4. La reazione dell’Unione Europea. L’Ue è pronta a prendere contromisure come rappresaglia commerciale alle scelte di dazi doganali decise da Trump. L’Ue valuterà e deciderà prossimamentequali misure prendere e some reagire alla politica tariffaria doganale degli Stati Uniti.

5. Guerre commerciali positive o negative? Trump ha detto che le guerre commerciali sono facili da vincere. Se fosse vera la riflessione del presidente americano allora l’Organizzazione Mondiale del Commercio non esisterebbe. Così come non ci sarebbero gli innumerevoli accordi commerciali tra gli Stati. Di certo, l’introduzione di barriere doganali alla libera circolazione di merci e scambi danneggia le società sia americane sia europee.

via Usa-Ue la crisi commerciale spiegata in cinque punti — Notiziario Estero