Durante la Seconda Guerra Mondiale la fabbrica fu convertita alla produzione di armi dalla politica nazista, ma quando tutto tornò alla normalità (o quasi), qualcosa si ruppe tra i due fratelli che si trovarono in disaccordo praticamente su tutto. Un litigio che li separò e gli fece prendere strade diverse.
Nel 1949, Adolf fondò l’Adidas (nome scelto per la fusione del suo soprannome “Adi” e le iniziali del suo cognome), mentre Rudolf fondò la Ruda, che col tempo prese il nome di Puma, decisamente più accattivante. Adi fu subito più fortunato: fornì le scarpe alla nazionale della Germania occidentale vincitrice dei Mondiali del 1954 e il successo arrivò in brevissimo tempo. La rivalità tra i fratelli e le due case continuò a crescere nel tempo e anche la Puma riuscì, grazie al figlio di Rudolf dopo la morte di quest’ultimo, ad avere un grande successo internazionale. Il grande Pelè fu il primo ad indossare scarpe Puma.
Gli eredi dei due hanno continuato con il prezioso lavoro fino a diventare due dei principali marchi sportivi a livello mondiale. Solo negli ultimi anni c’è stata la pace ufficiale: nel 2009 infatti nella città di Herzogenaurach i dipendenti delle due aziende hanno messo diplomaticamente fine alla rivalità giocando una partita di calcio assieme. Un gesto simbolico che ha permesso almeno per un giorno a questa piccola città di non essere divisa come lo è stata negli ultimi sessant’anni.
via ADIDAS E PUMA: LA STORIA DEI FRATELLI DASSLER — confuse visi*n