Candidatura a patrimonio Unesco della (ZSC) Monte Vulture.
Rinnovato dalla Regione Basilicata nella ultima seduta, il protocollo d’intesa tra Parco regionale del Vulture e il Club Unesco del Vulture. Scopo di tale intesa è quello della promozione e candidatura della Zona Speciale di Conservazione dall’acronimo (ZSC), del Monte Vulture.
Sito di importanza per il recupere degli habitat naturali e di tutte le specie di fauna e flora. Biodiversità da salvaguardare, al fine di incidere nel miglioramento della propria conservazione.
(ZSC) denominata con il suo codice specifico IT9210210 (Monte Vulture), con un’area pari a 1904 (HA), costituito dalle specifiche fasce d’interesse:
9260 – Boschi di Castanea sativa;
8320 – Campi di lava e cavità naturali;
9220* – Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis;
91E0* – Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae);
9180* – Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion;
91M0 – Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere;
9510* – Foreste sud-appenniniche di Abies alba;
91B0 – Frassineti termofili a Fraxinus angustifolia;
3150 – Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition;
6420 – Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion.
Designato nell’anno 2013, con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: GU n.226 del 26-9-2013, Regione Biogeografica tra venti (ZSC), individuate sul territorio regionale.
Consolidata la forma con D.G.R. n. 1083 del 23.10.2018, valore assoluto da dovere candidare nell’ambito del patrimonio mondiale della cultura e naturale; Riserva della Biosfera UNESCO nel “Programma Man and Biosphere Unesco”.
Tratto da: Onda Lucana® Press – Redazione