Castelluccio Inferiore e il fascino dell’antica città lucana di Nerulum.

Tratto da:Onda Lucana®byAntonio Morena

Castelluccio Inferiore (PZ) – Comune lucano dell’area del Parco Nazionale del Pollino, Valle del Mercure, con un carico di residenti di circa 1900, sorge su una media collina di circa 495 metri slm, i suoi confini si estendono dalla Provincia di Cosenza: Laino Borgo, a quella di Potenza: Castelluccio Superiore, Latronico, Viggianello.

Si compone di quattro frazioni: Provenzano, Maccarone, Giuliantonio, Cerasia, un tempo il borgo costituiva un unico Comune con Castelluccio Superiore, poi dopo l’anno 1813 si scisse.

La gastronomia è la regina, “U Picciddèt“; famoso pane pasquale, riconosciuto come (PAT), Prodotto Agroalimentare Tradizionale,

Un borgo medievale, il cui centro storico è ancora luogo di vita ed economia, sede dell’antica città lucana di Nerulum nella località di Campanella, dove ancora oggi si possono ammirare i resti archeologici. distrutta dagli antichi romani guidati dal console Lucio Emilio Barbula, poi ricostruita nel tempo.

Luoghi di notevole interesse storico sono la località Pietrasasso e Vigna della Corte, con la presenza di resti archeologici di epoche diversi.

Nerulum, fondata intorno VI secolo A.C., situata lungo la Via che da Capua giungeva a Rhegium, odierna (Reggio Calabria), Venusia attuale (Venosa), PotentiaGrumentum, attuale (Potenza e Grumento), chiamata Via Pompilia. Punto nevralgico di contatto sia economico che culturale, divenne da subito grazie alla sua posizione geografica strategica, una ricca città.

Molti sono gli studi che collocano l’antico sito lucano altrove, ma le scoperte archeologiche impongono un pensiero su tutte le tesi in ambito, il ritrovamento di una importante epigrafiche incisa su un’olla, il vaso oggi è custodito al Museo: Staatliche Antikensammlungen di Berlino in Germania.

Tanti misteri e altrettanti studi, non del tutto ancora risolti, affascinano da sempre e affascineranno coloro i quali avranno intenzione di visitare questi territori.

Tratto da:Onda Lucana®byAntonio Morena