
Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna
INGORDIGIA (*)
Il giorno della pensione anche per te è giunto.
Finalmente libero sei ora!
Fare potrai quello che vorrai, senza dover dire sempre si…!
E invece, nonostante la buona pensione,
a lavorar subito riprendi, come prima e più di prima!
Non come gli altri, ma più degli altri!!!
Così vorace è la tua ingordigia
che cieco-sordo-muto ti rendi ogni dì!
Uomo, uomo senza cuore,
fermati!
Tu il pane assicurato ogni giorno ormai ce l’hai.
Non rubare anche quello degli altri
per la tua ingordigia!!!
Una bestia sembri
che l’istinto ingordo segue
d’ingozzarsi a più non posso…!
Una bestia cieco-sordo-muta
al dramma e alla tragedia altrui
che pure contribuisci a creare!
Per la cupidigia che ti pervade,
di dura scorza…s’è coperto il tuo cuore
che più non è cuore
ma sola fredda cassaforte…!!!
(Funo di Argelato, Marzo 1996)
(*) – questa poesia, per il suo contenuto, non vuole assolutamente incriminare la categoria dei pensionati (la cui maggioranza
è onesta e non è toccata da questo problema) ma solo coloro che si comportano come descritto nella stessa.
Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna