
LA BUONA SCUOLA : CAPITOLO 8-“Campionati Internazionali di Giochi Matematici”.
Tratto da:Onda Lucana® by Mat Vulture
Come è noto, dai più lontani tempi, la matematica è sempre stata considerata una delle discipline scolastiche e, anche nella quotidianità, uno degli ambiti cognitivi il cui approccio ha sempre suscitato curiosità, da una parte, e timore, dall’altra.Per coloro che hanno avuto una base scolastica carente, poca predisposizione o attitudine verso la materia il primo pensiero o risposta è il seguente: a cosa serve la matematica?
La matematica risulta spesso la materia meno amata dagli studenti, specialmente per l’immagine negativa che ad essa è stata attribuita poiché è considerata una disciplina molto strana, di difficile comprensione e dunque molto impegnativa.
Si tratta di una falsa opinione e di una cattiva fama che deriva da situazioni in cui l’insegnamento della stessa si presentava come un insieme di concetti, definizioni, teoremi e formule da imparare a memoria senza vedere il reale risconto nella realtà.Questo avviene in un momento in cui la richiesta sociale di un pensiero matematico è sempre più diffusa in ogni ambito e in tutti i Paesi.
Il Presidente della Società Matematica Europea ha dichiarato che “….molti oggetti della matematica sono collegati sia con le componenti più dinamiche dell’economia, in quanto questa nuova presenza è strettamente collegata alle possibilità offerte dal computer, sia con molti altri aspetti dell’organizzazione nella società moderna. Quotidianamente noi usiamo molti oggetti il cui funzionamento è basato su risultati matematici e spesso su quelli più recenti. Nell’attuale società la matematica è sempre più presente, ora più che mai, ma di questo non siamo consapevoli…..”
Ecco dunque la necessità di creare momenti e metodi diversi di approccio alla disciplina con l’obiettivo di avvicinare gli allievi alla matematica e renderli consapevoli che i cambiamenti in atto richiedono conoscenze specifiche in ambito scientifico e logico.
L’adesione e partecipazione ai “ Giochi matematici “ ( e di tante altre competizioni create allo scopo per ogni ordine e grado di scuole ) intendono offrire agli studenti e alla società l’opportunità di “ giocare “ con la matematica in un clima di sana competizione, coinvolgendo anche coloro che rifiutano la disciplina nella sua forma “ tradizionale”.Le finalità principali sono: avvicinamento alla cultura scientifica e sensibilizzazione dell’opinione pubblica all’importanza della cultura matematica.
Le gare e i giochi matematici sono il miglior mezzo pratico per far appassionare gli studenti alla matematica; le conoscenze richieste per gli argomenti proposti nei vari giochi sono diverse da quelle che si studiano a scuola , sono anche estremamente più variegate e divertenti; intendono promuovere la cultura matematica, valorizzando l’intelligenza degli studenti dotati di particolari attitudini disciplinari e, contemporaneamente, stimolando la curiosità di quei ragazzi che ancora non hanno trovato nella Matematica motivi di interesse.
Logica, intuizione e fantasia sono i requisiti essenziali per la partecipazione alle varie iniziative.I quesiti proposti sono accessibili ad un gran numero di persone, non richiedono la conoscenza di nessuna teoria e di nessun linguaggio matematico particolarmente impegnativo
Perchè un problema diventi un gioco matematico occorre che il suo enunciato sia divertente e intrigante, che susciti curiosità e voglia di fermarsi un po’ a pensare; il gioco, quindi, è un problema formulato nel linguaggio corrente, evitando un vocabolario troppo specializzato; in un gioco c’è sempre la sfida a scoprire che un problema apparentemente complicato è in realtà semplice; la soluzione dei quesiti proposti è semplice ed elegante.
Per queste ragioni si ritiene che il gioco matematico possa essere uno strumento utile per diffondere la bellezza e l’utilità della matematica, per far capire che matematica non è solo imparare formule a memoria, applicare regole o fare calcoli, per una nuova didattica della matematica più divertente, per valorizzare l’intelligenza degli studenti migliori, per recuperare quelli che non avvertono particolari motivi di interesse nei confronti della matematica e per i quali imparare è diventato un dovere, non più un piacere.
Il gioco è un ottimo strumento per stimolare curiosità e invogliare all’apprendimento.Le finalità principali sono dunque: far uscire gli studenti eccellenti dall’autoreferenzialità e farli confrontare con gli studenti della regione, della nazione e perché no del mondo; stimolare i ragazzi poco motivati e aumentare la loro autostima.
Tutti gli studenti partecipanti in ogni caso possono confrontarsi fra pari e sviluppare le proprie abilità.In ogni caso una tale competizione, lontana dal creare antagonismi controproducenti, riapre e consolida rapporti di stima e fiducia verso gli alunni meno capaci.Il gioco costituisce un momento unico e irripetibile di confronto, competizione e gara sono due facce della stessa medaglia che includono aspetti inseparabili da non escludere.
Tratto da:Onda Lucana® by Mat Vulture
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.
ottimo!!