
La buona scuola- capitolo terzo
Tratto da:Onda Lucana® by Mat Vulture
Oggi parliamo del ruolo dei Dirigenti nella scuola pubblica.
Dal punto di vista della lingua italiana la parola Dirigente dovrebbe significare
“incaricato/a con il ruolo di giuda ai fini organizzativi e della gestione anche economica del settore (nel nostro caso della scuola) salvaguardando l’efficienza di tutto il personale nonché quella degli alunni.
“Si ricorda che non è facile diventare Dirigenti” ma una volta diventati tali si dimentica il significato letterale della parola e si diventa “comandanti”.
Io che appartengo alla “vecchia guardia”(vecchia perché ho molti anni di servizio ma giovane e forte di spirito e di fisico) non riconosco più alla scuola il ruolo principale e fondamentale di formatore dell’alunno “come cittadino del mondo” ma anch’esso è diventato un numero da utilizzare e scambiare a “loro” piacimento.
Ho lavorato molto sotto la direzione dei Presidi; quando la scuola funzionava bene, infatti, l’Italia ha sfornato laureati la cui preparazione sia teorica che pratica era riconosciuta a livello mondiale; sto lavorando nell’ultimo decennio sotto la” dirigenza” dei nuovi capi e la preparazione dei nostri laureati non mi risulta cosi rilevante dal momento che pochissimi riescono a trovare lavoro (non certo per merito) e coloro che emigrano devono adattarsi sempre a ruoli secondari.
I cosiddetti “vecchi presidi” erano dei veri signori perché avevano rispetto di ogni soggetto che operava nella scuola, erano veri educatori, veri psicologi e pedagoghi perché con il loro operato e la loro supervisione discreta ed educata creavano un ambiente educativo stimolante che motivava e coinvolgeva tutti.
Oggi invece bisogna soltanto rispondere alle direttive ministeriali fatte di norme, circolari varie che, alla fin fine, mirano soltanto al controllo del personale e al risparmio gestionale.
Tutto questo sempre da parte di chi non ha mai messo piede in un’aula e di chi non ha capito che l’apprendimento non ha un sistema di misurazione commensurabile, si può chiedere ai docenti di compilare tutto ciò che vogliono, di elaborare tutti i format che vogliono ma non potranno mai misurare (in tempi brevi) il processo elaborativo o di maturità reale che ogni singolo alunno ha conseguito.
Tratto da:Onda Lucana® by Mat Vulture
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