Non servono prefazioni per questa poesia.
Il messaggio di questa fonte, è racchiuso nelle genti del basso Sinni, per me è un dovere darne lettura per conoscerla.
“” LA MORTELLA “”
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
I secoli assetati, si sono seduti
nei pressi di questa sorgente
per dissetarsi.
Ne hanno attinto
in tempi di pace e di guerra,
in tempi di ricchezza e povertà,
Sorgente su cui hanno raccontato
favole liete e gaie,
di sospetti e di insinuazioni,
di racconti demoniaci e di furetti.
Tutto, stranamente, senza una chiesa.
Però, dove si aggirano accorte e silenti
discendenze di maghi e fattucchieri.
Luogo di fiere e mercati, di vita
di canti di donne nel falciare il grano,
di vispi bambini intenti a spigolare.
Acque che plasmano da sempre i giorni
con la loro perenne virtù: linfa vitale.
Chiare, cristalline, fresche acque
pronte a placare la sete e a rinvigorire.
Ma anche porsi al gioco dei venti,
originando fluide sculture e pillacchere
e allegre stille catturare riflessi dal sole.
Danno brio i trilli di uccelletti nel lieto
felice svolazzare nel bagnarsi ai zampilli.
Gradita ultima pausa di uomini stanchi
al rientro dopo il duro lavoro del giorno,
oppure delle festose fanciulle intente
a fare compere alla fiera di Agosto
usando il loro dialogare e allegro,
a convingere i mercanti a sconti
su qualche panno da comprare.
Tra zirlio di grilli e canto di cicale,
nei profumi di origano e rosmarino.
Fonte sulle vie che risalgono il colle
dove sei meta di vita e di vanto,
sei viva, sei di tutti, sei la Mortella.
La fonte più pura, la fonte più bella.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Foto di copertina concessa e tratta dall’archivio del Dott.Rocco Rondinelli.
Si ringraziano gli autori per la cortese concessione.
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.
L’ha ribloggato su Revolver Boots.