L’INCONTRO TRA VECCHI AMICI

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

L’INCONTRO TRA VECCHI AMICI

Prefazione.

In primis devo dire, che si tratta di un racconto di storia vera, di un evento abbastanza attuale in questa era in cui viviamo.

Il finale della storia non è andato come mi auguravo che seguisse il dopo poesia,

in quanto il mio caro vecchio amico, non ha avuto più la sua casa dove finire i suoi giorni.

Un suo figlio l’ha veduta, dopo aver fatto apporre una firma liberatoria al padre che è così finito in una casa per anziani, dove non si trova a suo agio e so di certo che in quella struttura soffre.

Il mio amico ha chiesto di poter vivere in casa in affitto, desiderio non realizzato…

L’età fa il suo corso, portando acciacchi a chi già è in sofferenza fisica, come in questo triste caso.

La vita procede da sempre nel giorno che nasce ed in quello che muore.

Dai bagliori dell’alba, al crepuscolo del tramonto, da un capo all’altro del mondo a ritorniamo alla breve premessa, ragione che mi fece scrivere questa poesia:

°°°Mentre camminavo ho incontrato un vecchio e caro amico a cui dopo gli affettuosi saluti gli ho chiesto:°°°

 

L’ INCONTRO TRA VECCHI AMICI

<< Come va’? >>

E lui, amareggiato

mi ha risposto così:

 

~~ In questo trascorrere del tempo,

inesorabilmente, sto invecchiando

e da tempo sono malato e stanco.

 

Non ho più animo per lottare,

preso dallo sconforto, soffro tanto

e passivo, mi assoggetto al dolore.

 

Perfino tra le mie mura domestiche

mi sento afflitto e non compreso

mi sento da altri distante ed escluso.

 

Ora ho pure la badante: distinta persona

mi guarda con un mezzo sorriso

da me inteso come di circostanza.

 

Ha dei gesti, scontati, ammiccanti

mi è utile, ma non è quel che cerco.

Quel che mi manca è l’amore dei figli.

 

Mi sento già sepolto da questi pensieri

di amore che manca che spezza il cuore,

è triste non ricevere amore come lo diedi.~~ 

 

Gli risposi porgendo un consiglio:

 

<<A che serve abbattersi e lasciarsi andare,

ascolta cosa suggerisce il rinverdirsi primaverile,

ascolta il sussurro di cinguettii che narrano gioia.

 

È la pietà dell’Eterno che muove il destino

aiuta e riporta noi tutti nel giusto cammino

dove si apprezza la vita grazie al disegno di fede.

 

Allora socchiudi gli occhi e lieto, sorridi al domani,

alla grazia che smuoverà i tuoi foschi pensieri,

rimetti sereno e vai, vedrai che lentamente rivivrai.>>

 

Abbracciato poi, lui sorrise, aveva compreso, ringraziò.

Tra noi un ultimo sguardo d’intesa, davvero sereno, lieto.

A volte basta una parola garbata a ripristinare la retta.

 
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo 2, 3, 2021 Marburg.

Foto di copertina tratta inviata dall’autore.

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