Lucani, gente seria. Sì, ma non esageriamo (Seconda Parte).

Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda

Le sue rappresentazioni mimiche, presso i dori dell’Italia meridionale, avevano significato magico e propiziatorio per il raccolto e per la vegetazione in genere. Era una personificazione dell’abbondanza dunque, del tutto stridente con la malinconica situazione lucana descritta dal rionerese Fortunato. Fatto sta che in un secondo tempo, perduto il significato originario della parola, fliaci sarebbero stati chiamati gli attori fallici della farsa popolare.

Purtroppo le opere dei commediografi italioti che incentravano le storie su questi personaggi farseschi sono in gran parte andate perdute, ne restano frammenti; a soccorso però abbiamo, come consolazione, numerosi vasi e crateri su cui sono dipinte le scene che vedono questi personaggi buffi rappresentati nelle loro caratteristiche fisiche a dir poco esagerate.

In effetti gli attori indossavano lunghi chitoni con imbottiture interne ad ingrossare pancia e fianchi; il risultato era una parossistica estensione anatomica finalizzata a suscitare ilarità. Ancor più spinte erano poi le variazioni a tema, del tipo chitone corto a mostrare finti e sproporzionati attributi maschili legati in vita. E ce n’erano anche di donne a far da mimo-pagliaccio, con consueto chitone o exornis color carne su cui erano dipinti seni e ombelico, ma anche imbottiture ai fianchi a caricaturizzare le forme femminili; immaginiamo lo scroscio di risate che accompagnava la battuta tanto attesa sul sederone posticcio.

«Gli spettacoli fliacici rappresentati a Siris, a Eraclea, a Metaponto, a Poseidonia evidenziano la presenza di canovacci popolari di autori italioti girovaghi che molte volte aggiornano antiche farse osche o le combinano con la nuova tecnica, si tratta di vere e proprie manipolazioni e contaminazioni». (“Teatro in Basilicata, dal phlyax al rovescio” Giuseppe Giovanni Monaco).

Come detto in apertura il fine di queste scene, o meglio la strutturazione secondo modelli greci di un comportamento italico, era la parodia, soprattutto delle grandi tragedie. E allora Eracle s’ingozza di manicaretti mentre Zeus lo guarda minacciandolo con fulmine in pugno; oppure Odisseo è furbo solo a rubare pasti.

Link Utili:

Lucani, gente seria. Sì, ma non esageriamo – (Prima Parte) – Onda Lucana

Tratto da:Onda Lucana®by Ivan Larotonda

Si ringrazia l’autore per la cortese concessione. Immagine di copertina tratta da Web fornita dall’autore.

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