L’ULTIMA POLTRONA
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Una poltrona comoda eppur
tanto triste su cui rimugino
su tutto e su niente oppure
su un gesto, su una parola
detta o di una trattenuta
di una vita vissuta con giorni
senza domani ma carichi
di eventi brutti, belli, avvincenti,
amando il prossimo e la Parola,
odiando i bugiardi, i vili, i codardi.
Rincorrendo il vento, sfidando
mare e vette e contrarietà,
suonando una melodia d’amore,
cercando gioia gridando: gol !
accarezzando un animale
apprezzandone il volo, il canto
o il loro nutrire i cuccioli.
Una poltrona per assopirmi
e sognare di cosa sarei
stato capace pur di ammirare
una gonna scivolare in basso
e coglierne la rosa più bella…
Una poltrona dove adagiare
il mio corpo ormai acciaccato
simile al nostro pianeta abusato.
Cosa resta su quella poltrona
se inizia a svanire anche il tempo
di pensare alla mia lieta gioventù,
nel mentre sorge una domanda:
<< Il dopo, come sarà? >>
Ci penso sù senza trovare risposte.
Poi odo la voce della mia compagna
chiedermi se voglio un espresso
o altro da bere insieme al dolce…
La guardo ed è sempre un’emozione:
se non ci fosse lei,… io, cosa sarei?
Socchiudo gli occhi e lieto sorrido
prendendo atto dell’amore ricevuto
ed anche dell’amore che ho dato.
Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo
Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo.
Foto di copertina tratta da Web – Autore Domenico Friolo MR 10 02 2022.
Tutto il materiale media e il testo non possono essere riprodotti salvo autorizzazione.
Dedicata a mia moglie e a tutti gli innamorati in questo giorno di San Valentino.