
OPERAIO
Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna
Al mattino
quando è buio ancora,
brusca, la sveglia suona l’ora!
Assonnato e stanco, pur ti devi alzare,
anche se la voglia proprio ti manca!
A fatica gli occhi apri,
che chiusi ancora vorrebbero restare!
Per qualche minuto, inerte, rimani a pensare!
Poi lesto dal letto giù ti tira il dovere maledetto…1
Presto corri in bagno, corri in cucina
a prepararti e correre in officina!
In officina a lavorare,
a lavorare come una bestia, sodo e senza testa (1).
come un automa, tra lamiere e ferri vecchi,
sta nco, deluso, tutto il dì ti giri in quell’ambiente convulso!
Lente, interminabili
passan l’ore in quel locale odioso!
Tra rumori assordanti, polveri, sporco e puzze nauseanti,
ubriaco, stordito, avvilito, (2)ansioso aspetti ed invochi.
Come una liberazione, l’uscita….!
E così, ogni giorno, ogni ora,
fatica e veleni vari….(materiali e morali)
la tua vita, impietosi, straziano!
La tua vita amara che così si consuma
e, poco a poco, scompare!
(Funo di Argelato, giugno 1988)
(1) sodo e senza testa: duramente e come altri decidono!
(2) Ubriaco, stordito, avvilito: frastornato per la dura fatica, i rumori e gli ingiusti maltrattamenti!
Tratto da:Onda Lucana by Gerardo Renna
Si ringrazia l’autore per la cortese concessione.
Immagine interna e di copertina tratta da Web.