PIAZZA SEDILE: ANNI 50/60

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

I bus della Sita a Potenza
avevano come capolinea
l’angusta Piazza Sedile, posta
nel grembo degli uffici comunali.

Tanti anni fà, questo luogo,
era il fulcro della frenetica
vita del capoluogo regionale
dove sbrigare tanti affari.

In fondo alla Piazza vi era il tempietto
di San Gerardo: il Protettore,
si ergeva sul muraglione
che offriva un bel panorama.

Vi era visione sullo straordinario
gigantesco, mastrodontico,
maestoso e importantissimo
Palazzo del Governo con tutti
gli Uffici Governativi annessi.

Piazza Sedile brulicava di gente
dal passo svelto di professionisti
in affari: imprenditori, giuristi
e riveriti politici
in cerca di visione.

Ma Piazza Sedile, era anche luogo
di incontri, di scambi e di commercio.
Era posta ad incrociare la strada
più importante della città: Via Pretoria.

La Piazza e Via Pretoria, in quel punto
divenivano un tutt’uno, con personaggi
che in quel luogo
ne traevano lavoro.
Attività diverse nel
rispetto di ognuno.

La civettuola città si destava e si assopiva
con le tendenze date nella Piazza.
Una città che tendeva sempre più
a svilupparsi in verso
tutte le sue periferie.

Vi erano personaggi noti come l’umile Vittorio, che ogni giorno era lì:
vendeva giornali alla fermata dei bus.
Non aveva ancora una vera edicola,
e si arrangia ponendo i suoi giornali in bella vista
sul muretto di un’aiuola ben tenuta.

Di fronte a Vittorio c’era un tabacchino
gestito dalla anziana curva Signora Mancuso.

Non tutti sapevano che la tabaccaia
fosse la sorella di Peppinella Barone,
notissima in città.

La Signora Mancuso vendeva sigarette,
anche sfuse, valori bollati, cartoline,
il figlio Nino, ovvero: Giovanni, era sempre con lei
in quella tabaccheria angusta e pur tanto gradita dai fumatori dove trionfava la simpatia ed il saluto.

La sorella di lei: Peppinella Barone, icona dei mattinieri potentini,
serviva caffè
a poco prezzo per lavoratori giornalieri
e contadini che andavano a vendere
loro merci nella vicina piazza Gianturco.

In piazza Sedile si percepiva il buon aroma
che veniva diffuso dalla torrefazione
Dragone con un profumo di caffè unico che invadeva la Piazza.

Dragone aveva anche un bel bar: leggendario
il suo affollamento ed il vociare degli
impiegati comunali che faceva lì, la pausa
del caffè e dell’aperitivo.
Era una caratteristica di quel luogo.

Nella Piazza c’erano importanti negozi,
quello di Duglia che era una utensileria,
ben fornita, degna di nota la farmacia
del Dottor Perri, un signore ormai anziano,
che procedeva lento poggiato al bastone
fiero con una bianca e folta capigliatura.

Egli gni giorno raggiungeva il salone
di Rocco Tulipano: artista, cabarettista
e con un cuore d’oro, il suo piccolo salone,
elegante era il preferito da governatori, avvocati, ingegneri,
imprenditori e da gente importante.

Rocco Tupipano aveva in Tonino Larocca,
un grande amico, un artista collega.

Poi c’era Fusco, prima era a fianco di Tulipano
e poi apri oltre l’angolo un nuovo locale
un grande negozio di scarpe, a fianco alla tabaccheria Mancuso e seguito da un parrucchiere per signora distinto, elegante.

Sempre nella Piazza vi era l’albero Roma
la cui entrata era favolosa e distinta,
non poteva mancare un negozio di abiti,
anche da sposa, del signor Napolitano.

Dominava sulla Piazza la superba
Banca d’Italia, fiore all’occhiello con il banco di Napoli
situato più giù dove iniziava Corso 18 agosto.
Il Banco di Napoli era in costruzione
di grande stile architettonico, faceva
storia a sé, tra le banche potentine.

Ritornando a piazza Sedile vi era all’angolo opposto della piazza con Via Pretoria,
il negozio scuola
della Singer, una industria tedesca
di macchine per cucire, ne faceva mostra
in belle vetrine e a seguire il c’era il salone
del padre di un mio amico di gioventù:
il Professor: Sandro Pergola.

Al contrario di Tulipano, il signor Pergola,
aveva una fitta
clientela di persone
più semplici.
Intanto lnoltre vi era
Il fotografo Romano
e un altro barbiere,
l’Ente per gli infortuni sul lavoro,
ed infine il bar gelateria Maria,
proprio sull’arco del muraglione
di fronte al bel Tempietto del Protettore.

Eretto li dove la città fù difesa da San Gerardo
contro l’invasione dei turchi..
Questa era alla fine degli anni cinquanta
Piazza del Sedile: ovvero Piazza Matteotti.
Oggi la piazza si presenta come allora, ma i personaggi da me citati sono passati a miglior vita ma hanni lasciato il loro ricordo.

Tratto da:Onda Lucana® by Domenico Friolo

Si ringrazia per speciale concessione da parte dell’autore: Domenico Friolo.

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Per la foto di copertina tratta da Web.

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