UN SOGNO NELLA STORIA: IL MOS MAIORUM
Tratto da:Onda Lucana® by Angelo Ivan Leone – Docente di storia e filosofia presso Miur
La prima crisi che fu la causa scatenante della fine dell’impero romano fu quella crisi della morale che Roma subì subito dopo la presa di Cartagine e che un libro di storia ultimamente da me utilizzato chiamava, molto pertinentemente: il prezzo dell’impero. Il mos maiorum latino che incontrò la cultura greca e ne venne travolto, di qui la famosa frase di Orazio: Graecia capta ferum victorem cepit.
Allo stesso modo adesso siamo e stiamo vivendo una crisi valoriale che data almeno dalla fine della seconda guerra mondiale e che ha portato all’americanizzazione della nostra società. Tutte le altre crisi: quella politica, religiosa, per finire con quella economica attuale sono da riportare a quella nostra primigenia crisi di valori, usi e costumi che l’immortale Rousseau, quello vero, non quello dei grillini, ci ammoniva essere, già secoli fa: “le più sacre delle leggi di un popolo”.
Tratto da:Onda Lucana® by Angelo Ivan Leone – Docente di storia e filosofia presso Miur
Immagine interna fornita dall’autore, immagine di copertina tratta da Wikipedia, foto: “L’area “sacra” di Sant’Omobono dove si sono svolti gli scavi e lo studio di testimonianze relative ai popoli latini anteriori all’VIII secolo a.C.“
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L’ha ribloggato su Revolver Boots.
Che questa società, ma non solo italiana, anche europea, fosse in fase decadente già alla fine della 2.ww, era insito nella vittoria degli alleati. Per diversi decenni abbiamo altalenato tra il modello americano e quello sovietico e questo in qualche misura, pur tra bombe e tentativi di colpi di stato, ci ha fatto vivere in un limbo. Ora caduti i muri, ci ritroviamo al punto di partenza. Quello scontro sedato , per ipnosi dei vincitori, ora riaffiora. Questa società malgrado abbia ingurgitato film angloamericani, stili superficiali di vita d’oltreoceano, non si è affatto redenta ad un vivere democratico vero. Non basta per definirsi democratici, far votare su piattaforme e dire che uno vale uno. Non basta riempirsi la bocca di italiani, patria, aiutiamo la povera gente. Siamo ritornati sempre lì, canti patriottici, me ne frego, invidia sociale, arroganza, incompetenza. Il vicino un nemico da distruggere…Ci manca, per ora, di rivendicare Fiume, la Dalmazia, Albania e perché no Montenegro.
davvero, caduti i punti di riferimento …adesso dovremmo essere solo noi così bravi da ripartire per immaginare una società in cui stare ..ideali sicuramente ma anche concretezza e buona progettazione del vivere…speriamo che non ci venga lavato troppo il cervello…..grazie bell’intervento e sempre bravo Angelo !